November 13, 2024
Il debutto delle nuove province di secondo livello e delle città metropolitane previsto dal 1° gennaio 2015 comporterà tagli ingenti alle risorse disponibili, in crescita fino al 2017, e la riduzione del personale di questi enti.
Il debutto delle nuove province di secondo livello e delle città metropolitane previsto dal 1° gennaio 2015 comporterà tagli ingenti alle risorse disponibili, in crescita fino al 2017, e la riduzione del personale di questi enti. Saranno infatti non meno 12/13mila i dipendenti che, ai sensi di quanto si evince dalla Legge Delrio (L. n. 56/2014), saranno trasferiti in altre amministrazioni o saranno messi in mobilità. Il dossier relativo alla gestione di tale mole di personale pubblico è molto complesso e prevede processi di trasferimento/mobilità per i dipendenti che non hanno precedenti negli ultimi 25 anni circa. I paletti da rispettare per gestire questi trasferimenti sono contenuti in un D.P.C.M. già adottato ma non ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale poiché al vaglio della Corte dei Conti. Si prevede una procedura speciale per garantire ai dipendenti trasferiti il mantenimento del trattamento economico in godimento, anche se si potrebbe dover fare ricorso alle regole previdenziali pre-Fornero per il pensionamento del personale che avrebbe già maturato i requisiti secondo le vecchie regole. E ancora più complesso sarà gestire la mobilità obbligatoria entro il raggio di 50 km previsto dall’art. 4 del D.L. n. 90/2014. Insomma, una situazione molto delicata che potrebbe richiedere nuove norme ad hoc di coordinamento da adottare insieme alle Legge di stabilità 2015.
Fonte: Il Sole 24 Ore n. 305 del 06/11/2014 pag. 9
Autore: Davide Colombo
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