Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Newsletter Medicina Democratica

Postato il 12 Dicembre 2019 | in Sicurezza sul lavoro | da

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LA POLITICA SANITARIA DEL GOVERNO CONTE E’ INACCETTABILE

19 ottobre 2019

Per concessione degli autori, proponiamo il seguente articolo sulle politiche sanitarie.

Con l’approvazione da parte del governo lo scorso 16 ottobre del DDL del Bilancio 2020 e del collegato decreto fiscale, nonché con la loro trasmissione alla Commissione europea si consolida e conferma la politica sanitaria del governo Conte e del suo ministro alla Sanità Speranza.

Era già stata anticipata con il NADEF, la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza firmata dai ministri Conte e Gualtieri lo scorso 30 settembre, con l’accordo in Conferenza Stato Regioni (e Provincie Autonome) lo scorso 10 ottobre con cui il governo aveva già acquisito il consenso delle regioni, e nella Proposta di Piano della Salute 2019-2021, nonché, relativamente ai super ticket da una intensa campagna stampa che ha visto uniti in prima fila il ministro Speranza, il presidente Bonaccini e da ultimo il capodelegazione M5S Di Maio.

E’ “continuista”, inadeguata ed inaccettabile.

Vediamo perché.

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WELFARE AZIENDALE, FONDI SANITARI, SANITÀ INTEGRATIVA O COMPLEMENTARE. OVVERO COME FAVORIRE GLI INTERESSI PRIVATI NELLA SANITÀ E AFFOSSARE IL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO

24 ottobre 2019

Proponiamo di diffondere questo volantino (in allegato quello scaricabile e adattabile) ovunque per far conoscere sinteticamente la grande (doppia) fregatura dei fondi sanitari e della sanità integrativa o complementare: soldi presi dalle tasche degli utenti e usati per smantellare i diritti alla salute che vanno garantiti anche con le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale.

Le assicurazioni sanitarie si stanno prepotentemente diffondendo anche grazie ai contratti collettivi nazionali di lavoro come ad (esempio, fra gli altri, quello dei metalmeccanici) e coinvolgono ora almeno 11 milioni di Italiani.

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FIRENZE: ENNESIMO ESEMPIO DI AFFOSSAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

27 ottobre 2019

Ne è involontario protagonista un valoroso compagno di Medicina Democratica della sezione Pietro Mirabelli di Firenze: Marco Paganini, epilettologo, responsabile dell’attività del CdRR per la Diagnosi e la Terapia dell’Epilessia di Careggi (il maggior ospedale fiorentino).

Questo centro attivo dalla metà degli anni sessanta, unico punto di riferimento in Toscana, è oggi a rischio di estinzione per mancanza di personale sia tecnico che medico oltre che per obsolescenza delle attrezzature.

Tempi duri per chi soffre di epilessia e di apnea notturna (OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrome) a Firenze, in Toscana e non solo (molte erano le visite di pazienti fuori regione)

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PSICOFARMACI AI BAMBINI: MOLTE LE CRITICITA’. E’ NECESSARIO CONSOLIDARE IL MODELLO ITALIANO

5 novembre 2019

La Rete Sostenibilità e Salute interviene sul delicato tema dell’utilizzo di psicofarmaci in età evolutiva in Italia, esaminando lo scenario internazionale e lanciando un appello al Ministro della Salute Speranza per una migliore appropriatezza prescrittiva di queste molecole.

La somministrazione di molecole psicoattive a bambini e adolescenti presenta potenziali criticità (di carattere clinico ed etico) su cui concorda la letteratura internazionale.

Inizia così il puntuale position paper della RSS, Rete Sostenibilità e Salute, che riunisce le associazioni del terzo settore più attive sul tema della “Salute sostenibile”.

La Rete richiama con decisione l’attenzione degli operatori sia sulla valutazione dell’opportunità di prescrivere psicofarmaci ai bambini, sia sulle implicazioni etiche e giuridiche di tali prescrizioni.

Per quanto la comunità scientifica non sia concorde sull’opportunità di usare prodotti psicoattivi su organismi con un sistema nervoso centrale ancora in via di sviluppo, sono oltre 15 milioni i minori in terapia psicofarmacologica, nel mondo, per le più diverse patologie, a fronte di una preoccupante carenza di risorse per terapie non farmacologiche scientificamente validate.

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GIORGIO NEBBIA: UN APPELLO PER POTENZIARE E VALORIZZARE IL SUO ARCHIVIO

7 novembre 2019

Riceviamo dalla Fondazione Micheletti, pubblichiamo e invitiamo a diffondere e a contribuire.

Giorgio Nebbia: un appello per potenziare e valorizzare il suo archivio

Noi pensiamo che l’immenso lavoro di studioso, ricercatore e divulgatore, sviluppato da Giorgio Nebbia (1926-2019) lungo i decenni e sino alla sua recente scomparsa, rappresenti un lascito imprescindibile per affrontare i principali e impellenti problemi che abbiamo di fronte, in primo luogo in campo ambientale, ma anche su molti altri versanti delle società contemporanee.

In ragione di ciò, partendo dall’amplissima base costituita dal fondo “Giorgio e Gabriella Nebbia”, custodito dalla Fondazione Luigi Micheletti di Brescia (oltre 450.000 carte d’archivio di cui 250.000 inventariate, 5.000 volumi, moltissime riviste) riteniamo che sia giusto operare tempestivamente in modo che tutte le carte, la documentazione, gli strumenti di lavoro di Giorgio, compresi libri e riviste, presenti presso la sua abitazione romana, siano riuniti al fondo già esistente, secondo la sua volontà e l’esplicito consenso degli eredi.

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TASSA SI O TASSA NO (SULLA PLASTICA): E’ QUESTO IL DILEMMA?

12 novembre 2019

Oggi si parla nuovamente di una tassa sulla plastica. Nuovamente, perché il primo tentativo risale al 1988 con la legge n. 475. Questa norma, nel solco dell’obiettivo precedente (legge 441/1987 che prevedeva la fabbricazione di shopper biodegradabili entro il 1989) introduceva anche una “tassa di scopo” di 100 lire per ogni sacchetto non biodegradabile.

Introduceva un contributo per il riciclo dei contenitori per liquidi (dal marzo 1993) graduato per dimensione, fino a 100 lire per un imballaggio da 1 litro, qualora non si fosse arrivati ad un riciclo del 40 % delle plastiche immesse al consumo.

Sappiamo come sono finite queste buone intenzioni: la tassa sugli shopper è stata quella più evasa nella storia della Repubblica, il contributo al riciclo è stato prima rinviato e poi cancellato dal decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97). In parte è stata reintrodotta e vigente con il recepimento della direttiva imballaggi e con l’istituzione dei consorzi obbligatori (prima REPLASTIC ora COREPLA per la plastica da imballaggio).

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ILVA, NEL TRAGICO DILEMMA RAFFORZARE L’UNITÀ TRA OPERAI E CITTADINI – MEDICINA DEMOCRATICA SU IL MANIFESTO

13 novembre 2019

Riportiamo il testo dell’articolo apparso su “Il Manifesto” del 13/11/19 scaricabile anche qui:

https://www.medicinademocratica.org/wp/wp-content/uploads/2019/11/ilva-nel-tragico-dilemma-rafforzare-lunita-tra-operai-e-cittadini.pdf

Qui invece il precedente articolo dedicato allo “Scudo penale”:

https://www.medicinademocratica.org/wp/wp-content/uploads/2019/11/il-balletto-sullimmunita-tra-governo-e-arcelormittal.pdf

Su queste pagine Giorgio Nebbia definì la vicenda ILVA un tragico dilemma per la difficoltà di conciliare l’utile produzione di acciaio con salute e sicurezza. Tra gli anni ’60 e ’80 si svilupparono esperienze operaie autogestite che mettevano in discussione l’immutabilità dei modi di produzione. Il punto di partenza erano le condizioni di lavoro, il punto di arrivo proposte per modificare i cicli produttivi e ridurre i loro impatti.

Queste esperienze uscirono dalle fabbriche contribuendo alla nascita e allo sviluppo dell’ambientalismo. Il conflitto con il capitale non si esauriva in rivendicazioni salariali ma costringeva a innovazioni e investimenti che hanno anche salvaguardato l’occupazione fino all’attacco dei primi anni ’80. Gli strumenti principali erano il gruppo omogeneo dei lavoratori esposti ai medesimi rischi, la non delega, la costruzione di una scienza popolare dall’esame e dalla critica dei cicli produttivi.

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EX ILVA DI TARANTO, UN ALTRO FUTURO E’ POSSIBILE CON L’ALLEANZA TRA LAVORATORI E CITTADINI

13 novembre 2019

Milano, 13 novembre 2019

COMUNICATO STAMPA

Ex ILVA di Taranto: un altro futuro è possibile, con l’alleanza fra lavoratori e cittadini per scelte strategiche nel segno di un radicale cambiamento dei processi produttivi.

“Solo l’alleanza di lavoratori e cittadini può determinare una soluzione condivisa per il futuro della produzione di acciaio nella ex Ilva di Taranto, basata sul cambiamento radicale dei processi produttivi”, ha dichiarato Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica, richiamando le conclusioni della Conferenza Nazionale di Taranto “Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro” del 13 aprile scorso, a cui hanno partecipato le associazioni locali ed esperti di livello nazionale.

“L’obiettivo fondamentale – ha aggiunto – deve essere una riconversione produttiva che garantisca i livelli occupazionali, la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini e un ambiente salubre”.

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PER NON DIMENTICARE GLI OMICIDI DELLA THYSSEN KRUPP A TORINO

18 novembre 2019

Tra le (speriamo molte) iniziative per non dimenticare l’omicidio sul lavoro alla Thyssen Krupp di Torino, 06/12/07.

LAVORO PER VIVERE NON PER MORIRE!

6 dicembre, 12° anniversario della strage alla Thyssen: 7 operai bruciati vivi.

Vogliamo cogliere questa drammatica ricorrenza per promuovere un’iniziativa nazionale a Torino, sabato 7 dicembre, con presidio e assemblea, su una questione che colpisce, sempre più gravemente, la classe lavoratrice: la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le statistiche sono note: è un massacro quotidiano, a cui è vitale dare una risposta ferma e decisa. È inaccettabile subordinare salute, sicurezza e ambiente, a logiche di profitto e di mercato!

Il Coordinamento lavoratrici/lavoratori autoconvocati per l’unità della classe – costituito da iscritti e militanti di diversi sindacati di base (Confederazione Cobas, Si Cobas, Usb, Cub, Slai Cobas, Cobas Sanità Università Ricerca, Cat, Orsa), della Opposizione in Cgil, da delegati RSU e da lavoratori non iscritti – promuove questa iniziativa coerentemente con il suo obiettivo di unire l’azione dei lavoratori, esprimere sostegno alle lotte e costruire solidarietà.

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