Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Newsletter diario prevenzione del 23 maggio 2013 vol.n° 71

Postato il 23 Maggio 2013 | in Sicurezza sul lavoro | da

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23 maggio  2013   vol.n°  71

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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L’austerità uccide.



The Body Economic : Why Austerity Kills, in questo  libro che esce oggi in Inghilterra due ricercatori accusano le politiche di recessione di essere la causa della morte di milioni di persone. (1)

Questi due ricercatori non possono essere tacciati di essere dei « gauchistes ». David Stuckler è professore all’Università di Oxford in Inghilterra e Sanjay Basu è epidemiologo all’Università di Stanford.

David Stuckler aveva già pubblicato su riviste prestigiose di medicina come Lancet e British Medical Journal i risultati di ricerche che stabiliscono una correlazione tra l’aumento del tasso dei suicidi in certi paesi europei e l’austerità. Davis Struckler ha altresì recensito più di 10.000 casi di suicidio direttamente imputabili alla crisi in Europa e negli USA dal 2008 in poi.

Esplosione dell’Aids, delle depressioni, ritorno delle malattie della povertà, se l’Europa affonda nella crisi, queste sono, secondo i ricercatori, le politiche di austerità applicate per rispondere alla crisi  che scatenano delle vere e proprie epidemie sanitarie e sociali.

” I nostri decisori politici debbono rendersi conto delle conseguenze gravi sulla salute che derivano dalle loro scelte economiche ” scrive David Stuckler

In appoggio alla loro tesi , i due autori rivisitano cento anni di politica economica attraverso il mondo e insistono sull’impatto potenzialmente mortale dei piani di austerità accompagnati da tagli dei budget nel settore sociale  e della salute nei periodi di recessione .

Gli AA richiamano  all’immagine delle politiche portate avanti in Islanda e Svezia rilevando che al posto di ridurre i budget sociali , gli Stati debbono investire  di più nel sociale: ” un euro di spese in questi settori diventano tre euro in più per l’economia.”

In parallelo a questa ricerca segnaliamo un importante articolo apparso sulla rivista online specializzata nei temi della Mutualitè francese VIVA: ”  DSM-5 : LA TRISTESSE EST-ELLE DEVENUE UN BUSINESS ? ” (2)

DSM-5, come è noto è il Manuale statistico e diagnostico dei disturbi mentali. Questo manuale che esiste da una trentina d’anni fu creato dalla Associazione americana di Psichiatria. La prima edizione di quella che viene considerata la bibbia degli psy in tutto il mondo riportava , all’epoca, 60 tipi di  malattie mentali contro le 355 dell’ultima edizione. La tendenza a classificare, ad esempio,  come patologie sofferenze anche gravi come un lutto consente ai critici di questa monumentale e costosa  check list d’intravvedere un uso improprio della stessa da parte di psichiatri frettolosi o poco riflessivi.

Mentre segnaliamo queste ricerche e articoli interessanti non possiamo trascurare ciò che ci accade accanto.

Giorno dopo giorno ci stiamo abituando a leggere di atti disperati e violenti rivolti contro sè stessi da parte di operai e artigiani, piccoli commercianti, di donne e uomini che hanno perso il lavoro, che non riescono più ad immaginare un futuro per sè e per i propri cari.

Chi scrive avverte il rischio di  un’accettazione sociale e d’una assuefazione  a questo stillicidio di atti  violenza rivolti contro la propria persona che assume contorni inquietanti. Chi non è esposto immediatamente agli effetti della crisi tende a trincerarsi e a difendersi da queste immagini di dolore e di tragedie personali  con le protesi dell’indifferenza : ” mi dispiace, ma non posso farci  nulla”, ” non è un problema che mi riguarda…”

Per ora coloro che hanno perso il lavoro o non l’hanno mai avuto, coloro che vivono appesi al filo di lana di una sequenza di lavori precari che evaporano nel giro di qualche settimana,  vivono il loro disagio in solitudine, in condizioni di dipendenza dalla famiglia, in una prospettiva di impoverimento continuo.


La crisi della politica sta proprio nella incapacità delle forze politiche progressiste di chiamare alla partecipazione su di un progetto di cambiamento questa moltitudine di persone che ora vivono questa condizione d’impotenza rispetto alla possibilità di progettare il proprio futuro.

I giovani leader che si contendono le poltrone di comando mostrano rispetto ai problemi sociali devastanti, prodotti dalla crisi,  un’amabile e totale indifferenza.

Vi è un gingillarsi dei governi su improbabili ricette mercato lavoristiche tese a spezzettare e ad offrire scampoli sempre più residuali di lavoro precario e spogliato di diritti. Queste politiche hanno già mostrato di essere fallimentari in quanto incentivano l’ignavia dei datori di lavoro che non vengono più sollecitati a sviluppare ricerca e innovazione ma si adattano a   sopravvivere alla giornata sfruttando la varietà dei contratti di lavoro precario.

 La sede strategica  del confronto, quindi, non dovrebbe essere  quella del Ministero del Lavoro in un momento in cui il lavoro non c’è, potrebbe essere quella del Ministero dello sviluppo.

Occorrono idee e risorse per una politica di  reindustrializzazione verso produzioni ad elevato contenuto di tecnologie e di valore aggiunto, queste sono le vere priorità. Si rischia altrimenti di ripercorrere le vecchie strade delle deroghe rispetto ai diritti, ai salari e alle condizioni di lavoro. Sono le politiche dei Sacconi e delle Fornero tese solo alla riduzione del valore del lavoro che hanno portato le imprese ad impigrirsi e a deresponsabilizzarsi rispetto al futuro proprio e a quello dei lavoratori.

editor 

(1)  The Body Economic: Why Austerity Kills by David Stuckler and Sanjay Basu

http://www.amazon.com/David-Stuckler/e/B007Y9E6RS/ref=ntt_athr_dp_pel_1/184-3634324-3480846


(2)  DSM-5 : la tristesse est-elle devenue un business ?
http://www.viva.presse.fr/dsm-5-la-tristesse-est-elle-devenue-un-business-167535



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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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IN EVIDENZA


Ringraziamo il Dott. Roberto Riverso per averci fornito il testo di questa relazione che fa chiarezza rispetto ad una situazione di disparità di trattamenti per le stesse patologie professionali per davvero insostenibile . editor


20/05/13 – AMIANTO, DIPENDENTI PUBBLICI E MILITARI: L’INSOSTENIBILE DISPARITÀ DI TRATTAMENTO


E’ noto che l’applicazione della normativa sui c.d. benefici previdenziali amianto sia divenuta una sorta di museo dell’assurdità, all’interno del quale si fa fatica a capire quando finisca l’ignoranza e dove inizi il dolo.

Ciononostante era lo stesso difficile da immaginare che l’ordinamento potesse trattare in modo ottusamente sordo persino  dipendenti pubblici ed organi dello Stato, come i militari, alla massa dei quali non disdegna trattamenti discriminatori nell’accesso ai benefici regolati dai commi 7 ed 8 dell’art.13 della legge 257/1992 (e succ. mod.).

Vero è che in questa materia quando uno pensa di aver già abbondantemente toccato il fondo, scopre che esiste un ulteriore fondo fatto di formalismo burocratico, disinteresse per il prossimo e per la giustizia. *

Roberto Riverso
giudice del lavoro tribunale di Ravenna
* si tratta del testo della relazione approntata per il convegno “Quale giustizia per gli esposti e le vittime dell’amianto?” organizzato da AFeVA Sardegna in occasione della GIORNATA MONDIALE DELLE VITTIME DELL’AMIANTO, Alghero 19 aprile 2013


TESTO DELLA RELAZIONE  (formato .pdf  24 pagine )


http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/dipendenti%20pubblici,%20militari%20ed%20amianto.pdf


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IN EVIDENZA


27 maggio 2013 a Bologna

42° Seminario del Programma Interdisciplinare di Ricerca

Organization and Well-being


in collaborazione con
Dipartimento di Scienze Aziendali, Inchiesta, CGIL Emilia Romagna

Contro le “danze immobili” sulla prevenzione nei luoghi di lavoro


con
Francesco M. Barbini, Vittorio Capecchi, Andrea Caselli, Franco Focareta,
Michela Marchiori, Paolo Pascucci, Gino Rubini, Giovanni Rulli

PROGRAMMA LAVORI

http://www.diario-prevenzione.it/interim/42-SEM%20O&W.pdf


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22/05/13 – Un livre démontre que l’austérité tue


Dans un ouvrage à paraître le 21 mai prochain au Royaume-Uni, The Body Economic : Why Austerity Kills, deux chercheurs accusent les politiques d’austérité menées en période de récession d’être responsable de la mort de millions de personnes.

On ne peut pourtant pas taxer les deux hommes de « gauchistes ». David Stuckler est professeur à l’université d’Oxford au Royaume-Uni et Sanjay Basu, épidémiologiste à l’université de Stanford, aux Etats-Unis.

David Stuckler avait déjà publié dans les très sérieuses revues médicales The Lancet et British Medical Journal les résultats de recherches qui établissent une corrélation entre l’augmentation des taux de suicides dans certains pays européens et l’austérité. Il a ainsi recensé plus de 10 000 cas de suicides directement imputables à la crise en Europe et aux Etats-Unis depuis 2008.

Explosion du Sida, des dépressions, retour des maladies de la pauvreté, si l’Europe s’enfonce dans la crise, ce sont, selon les chercheurs, les politiques d’austérité appliquées pour répondre à la crise qui déclenche de véritables épidémies sanitaires et sociales.

« Nos dirigeants politiques doivent prendre en compte les conséquences graves sur la santé de leurs choix économiques », écrit David Stuckler.

A l’appui de leur thèse, les deux auteurs reviennent sur cent ans de politique économique à travers le monde et insistent sur l’impact potentiellement mortel des plans d’austérité avec leurs lots de coupes budgétaires dans le secteur social et de la santé en période de récession.
Ils en appelent à un new new deal à l’image de la politique menée en Islande et en Suède  estimant qu’au lieu de réduire les budgets sociaux, les Etats doivent investir davantage dans le social « un euro dépensé dans ces secteurs, ce sont trois euros de plus pour l’économie ».

viva.press.fr

http://www.viva.presse.fr/un-livre-demontre-que-austerite-tue-167462


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22/05/13 – DSM-5 : LA TRISTESSE EST-ELLE DEVENUE UN BUSINESS ?



Alors qu’elle vient d’être rendue publique, la version numéro 5 du DSM, le Manuel statistique et diagnostique des troubles mentaux, fait polémique en France. Créée il y a trente ans par l’Association américaine de psychiatrie, la première édition de ce qui est considéré comme la « bible » des psychiatres partout dans le monde, répertoriait, à l’époque, 60 pathologies mentales contre 355 aujourd’hui. La tristesse serait-elle devenue un business, comme l’évoque dans son livre, le psychiatre Patrick Landman, auteur de Tristesse-Business, le scandale du DSM-5  (éd. Max Milo, 12 euros) ? Interview.

segue su fonte vivapresse.fr

http://www.viva.presse.fr/dsm-5-la-tristesse-est-elle-devenue-un-business-167535


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22/05/13 – Modelli 231 e tutela della salute e sicurezza sul lavoro


L’estensione della responsabilità da reato degli enti ex D.Lgs. n. 231/2001 alla salute e sicurezza sul lavoro ha ampliato enormemente il numero delle imprese interessate suscitando qualche preoccupazione, a causa delle pesanti sanzioni economiche e interdittive. La prevenzione dei reati-presupposto, commessi da parte di soggetti che si trovano in un rapporto funzionale con l’ente, nel suo interesse o vantaggio, avviene anche attraverso l’adozione di modelli di organizzazione, gestione e controllo >>>>

segue su sole24ore.it

http://www.diritto24.ilsole24ore.com/civile/civile/primiPiani/2013/05/modelli-231-e-tutela-della-salute-e-sicurezza-sul-lavoro.html


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22/05/13 – Inail: la defibrillazione precoce nei luoghi di lavoro


Un factsheet dell’Inail si sofferma sull’importanza della presenza e utilizzo dei defibrillatori semiautomatici (DAE) nei luoghi di lavoro. L’importanza della velocità dei soccorsi e i luoghi dove installare i DAE. Le indicazioni della Regione Lombardia.

– Più volte la rubrica “Imparare dagli errori” si è soffermata sugli arresti cardiaci, sugli  infarti avvenuti nei luoghi di lavoro. E, come per tanti infortuni di lavoro, l’esito dell’ arresto cardiaco dipende anche dalla prontezza e dall’efficacia dei primi soccorsi che possono fare la differenza tra la vita e la morte.
 
A ricordacelo è un factsheet prodotto dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’INAIL, uno strumento di facile consultazione ideato per sensibilizzare su specifiche tematiche emergenti in tema di tutela della salute e benessere dei lavoratori.
 
In “ La defibrillazione precoce nei luoghi di lavoro” si sottolinea che in Italia “si registrano ogni anno circa 60.000 decessi per morte cardiaca improvvisa, di cui la maggior parte provocate dalla fibrillazione ventricolare, grave aritmia cardiaca che si risolve solo applicando una scarica elettrica al cuore”. E in caso di arresto cardiaco i tempi di intervento devono essere brevi: “in assenza di un’adeguata e tempestiva risposta all’emergenza, il tasso di sopravvivenza è basso” (7,9% secondo l’American Heart Association).
 
Il riconoscimento rapido dell’emergenza, l’inizio immediato della  rianimazione cardiopolmonare e l’uso del Defibrillatore Semiautomatico (DAE) entro 5 minuti dalla perdita di coscienza portano invece a un “rilevante incremento del tasso di sopravvivenza.  Ogni minuto che passa dall’inizio dell’arresto cardiaco fa scendere del 10% circa le probabilità di successo della scarica elettrica e dopo dieci minuti i danni subiti a livello cerebrale diventano irreversibili”.

segue su puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/incendio-emergenza-primo-soccorso-C-79/primo-soccorso-C-83/inail-la-defibrillazione-precoce-nei-luoghi-di-lavoro-AR-12862/


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TALLER CONDICIONES Y MEDIO AMBIENTE DE TRABAJO EN EL SECTOR COOPERATIVO IN ARGENTINA

En el marco de la celebración del Día Internacional de los Trabajadores, se brindó en el ex Club Ducilo un taller de formación destinado a los responsables de Seguridad e Higiene de cooperativas y sindicatos de Berazategui.
El eje central fue “Condiciones y Medio Ambiente de Trabajo en el sector cooperativo”. La capacitación fue organizada por la Subsecretaría de Relaciones Sindicales de la Municipalidad, conjuntamente con la Organización No Gubernamental italiana “Nexus”, en el marco del proyecto “Red del Sur”.

Un total de 50 personas, entre trabajadores de cooperativas y representantes sindicales del Distrito, atendieron las ponencias de Alejandro Islas, subsecretario de Ambiente y Desarrollo Sustentable del Municipio; Jorge Córdoba, subsecretario de Relaciones Sindicales; Facundo Deluchi, historiador local; José Orbaiceta, presidente de la Federación de Cooperativas de Trabajo (FECOOTRA); y Gino Rubini, representante de “Nexus” Italia.
Fuentes: Dirección de Prensa – Municipalidad de Berazategui prensabegui@gmail.com Comunicación Institucional – Municipalidad de Berazategui – comunicaciones@berazategui.gov.ar

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3859&Itemid=2


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22/05/13 – NIDIL CGIL: INPS FACCIA CHIAREZZA SU VISITE CONTROLLO

“Centinaia di medici rimasti senza lavoro”
“È singolare che il direttore generale dell’Inps Mauro Nori affermi di non aver mai sospeso le visite mediche disposte d’ufficio dall’Inps. Dal 1° maggio, infatti, centinaia di medici non si vedono assegnare le visite e sono rimasti senza lavoro”. È quanto si legge in un comunicato odierno di Nidil Cgil.

“È vero che la sospensione ha un carattere temporaneo – prosegue il comunicato –, ma solo ieri, dopo che un presidio sotto la sede centrale dell’Inps ha spinto l’Istituto a riceverci assieme alle altre sigle sindacali, abbiamo capito le reali intenzioni dell’istituto rispetto alle visite mediche di controllo”.

“La sospensione ‘temporanea’ serve infatti all’Inps per perfezionare il sistema di ‘data-mining’ per selezionare meglio tra i certificati di malattia quelli da sottoporre a visita”.

segue su fonte rassegna.it

http://www.rassegna.it/articoli/2013/05/21/100631/nidil-cgil-inps-faccia-chiarezza-su-visite-controllo

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DOTT.MICHELE DI LECCE: LECTIO MAGISTRALIS CONVEGNO GENOVA 13.05.2013 – VIDEO Pubblicato in data 20/mag/2013 Fonte amblav.it Convegno, Genova, 13 Maggio 2013 – ore 9,30-13,00 Teatro “Carlo Felice” — Auditorium “E. Montale” (Passo Eugenio Montale, 4 — 16121 Genova)



 Obblighi di Formazione e Novità sulla TSSL dopo i nuovi Decreti: tempi, obblighi, sanzioni: – Novità sul D.Lgs. 81 e proposte di modifica (DDL 462) – Obblighi di Qualificazione dei Formatori Sicurezza – Criteri per diventare Responsabile Progetto Formativo – Responsabilità di: datori di lavoro e Formatori Interverranno, tra gli altri: – Michele Di Lecce, Procuratore Capo, Genova – Anna Giacobbe, Deputato, firmataria DDL 462 di Modifica D.Lgs. 81/2008 – Aristide Capra, CGIL Genova – Guido Torrielli, Confindustria Genova – Carlo Zecchi, INAIL Liguria Per maggiori informazioni visita il sito Http://www.amblav.it


http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3857&Itemid=2


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22/05/13 – ETERNIT, MUORE UNO DEI DUE IMPUTATI. A RISCHIO I RISARCIMENTI DELLE VITTIME

Si sgretola una parte importante del processo Eternit a pochi giorni dalla sentenza d’appello prevista per il 3 giugno che ora potrebbe slittare. È morto infatti nella notte scorsa uno dei due imputati, il novantunenne barone belga Louis De Cartier, che accanto al miliardario svizzero Stephan Schmidheiny era imputato nel processo che ha contato oltre 3mila vittime dell’amianto nei quattro stabilimenti italiani del gruppo amianto-cementifero fallito nell’87.

La morte di De Cartier, condannato in primo grado a 16 anni per disastro ambientale doloso, e per il quale il pm Raffaele Guariniello aveva chiesto nella sua requisitoria 20 anni di pena (la stessa richiesta in primo grado) cancella di fatto le responsabilità relative alla sua gestione dal ’66 al ’72.

segue su fonte sole24ore.it

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-21/eternit-muore-imputati-rischio-203026.shtml?uuid=Abe05xxH


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3 maggio 2013 – Interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro
 

Pubblicate le risposte ai nuovi quesiti
 

Le risposte agli interpelli

vedi anche

Relazione sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicurezza e sul possibile sviluppo, ai sensi dell’articolo 6, comma 8, lett. e) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Anno 2012 .



http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=174:2013&Itemid=87&layout=default

http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9153:relazione-sullo-stato-di-applicazione-della-normativa-di-salute-e-sicurezza-e-sul-possibile-sviluppo&catid=81:documentazione-istituzionale&Itemid=63


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21/05/13 – Studio in vitro sugli effetti immunitari dell’esposizione a nanoparticelle di palladio


RIASSUNTO. La dermatite allergica da contatto al Pd è in aumento nella popolazione; scopo di quest’indagine è di determinare, in donne sensibilizzate al Pd, il rilascio di citochine dalle PBMC esposte a nanoparticelle di Pd, simili a quelle emesse dalle marmitte catalitiche. PBMC di 8 donne non-atopiche e di 5 sensibilizzate al Pd erano incubate con stimolazione con LPS in presenza di nanoparticelle di Pd (5-10 nm) o potassio esa-cloropalladato 10-5 and 10-6 M. Questo sale di Pd inibiva il rilascio di IFN-γ, TNF-α, IL-10 ed IL-17 dalle PBMC delle donne non atopiche, mentre le nanoparticelle di Pd favorivano il rilascio di IFN-γ ed inibivano quello di TNF-α ed IL-17. Nelle donne sensibilizzate al Pd, con alti livelli basali di rilascio di citochine, l’esacloropalladato di Pd 10-5 M (ma non le nanoparticelle) inibivano il rilascio di IL-10 ed IL-17. In conclusione, il sale di Pd la produzione di citochine dalle PBMC, mentre le nanopartcelle di Pd esercitano effetti modulatori stimolando il rilascio di IFN-γ, con un ruolo importante nelle malattie autoimmunitarie.

ABSTRACT. IN VITRO STUDY ON THE IMMUNE EFFECTS OF THE EXPOSURE TO PALLADIUM NANOPARTICLES. Pd allergic contact dermatitis is increasing in the general population; aim of this preliminary study was to determine, in women with Pd sensitization, the cytokine release from PBMC exposed to Pd nanoparticles similar to those emitted from catalytic converters. PBMC of 8 non-atopic and of 5 Pd sensitized women were incubated with LPS stimulation in presence of Pd nanoparticles (5-10 nm) or potassium hexa-chloropalladate 10-5 and 10-6 M. This Pd salt inhibited IFN-γ, TNF-α, IL-10 and IL-17 release from PBMC of non-atopic women, whereas Pd nanoparticles enhanced the release of IFN-γ and inhibited that of TNF-α and IL-17. In the Pd-sensitized women. with high basal values of cytokine release, the 10-5 M Pd salt (but not Pd nanoparticles) inhibited IL-10 and IL-17 release. In conclusion, Pd salt inhibits the cytokine release from PBMC, whereas Pd nanoparticles exert modulatory effects enhancing release of IFN-γ which plays an important role in autoimmune diseases. Key words: palladium, nanoparticles, ACD (allergic contact dermatitis).


segue su fonte sicurezzaonline.it

http://www.sicurezzaonline.it/homep/infcro/infcro2013/infcro201305/infcro20130520.htm


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21/05/13 – Infortuni e malori: una check list di primo soccorso aziendale

Riprendono i controlli sull’organizzazione e sulle strutture di Primo Soccorso Aziendali. Una nota informativa dell’Asl di Bergamo, la check list relativa alla gestione aziendale dei casi di infortunio e/o malore e i protocolli operativi interni.

segue su fonte puntosicuro.it


http://www.puntosicuro.it/incendio-emergenza-primo-soccorso-C-79/primo-soccorso-C-83/infortuni-malori-una-check-list-di-primo-soccorso-aziendale-AR-12857/


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21/05/13 – Incidenti lavoro: muore operaio alle Acciaierie Venete


E’ morto oggi, 20 maggio, all’età di 57 anni, l’operaio rimasto vittima di un incidente sul lavoro alle Acciaierie Venete di Sarezzo (Brescia) lo scorso 8 maggio. L’uomo, come riporta il sito Bresciatoday, era caduto in una vasca di raffreddamento riportando gravissime ustioni sul 90% del corpo.

L’operaio, che si chiamava Matteo Canta, si è spento nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Verona. Ora si attendono i risultati delle indagini effettuate dai carabinieri e dai tecnici della Medicina del lavoro dell’Asl di Brescia per accertare le responsabilità di questa ennesima tragedia sul lavoro.

fonte rassegna.it

http://www.rassegna.it/articoli/2013/05/20/100571/incidenti-di-lavoro-muore-operaio-alle-acciaierie-venete



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17/05/13 – APPROCCIO SISTEMICO NELL’INSEGNAMENTO DELLA SICUREZZA LAVORO A SCUOLA, RELAZIONE EU-OSHA


BILBAO – Pubblicata da EU-OSHA la relazione Occupational safety and health and education: a whole school approach, studio che affronta l’educazione al rischio e la promozione della salute e della sicurezza sul lavoro a scuola.

Il documento analizza diversi progetti scolastici  e individua nell’approccio sistemico una strategia formativa efficace e necessaria.

Secondo questo approccio insegnare la salute e sicurezza a scuola implica non solo uno specifico impegno sul contenuto dell’insegnamento, ma anche sui luoghi dove l’insegnamento viene realizzato: l’educazione al rischio deve avvenire in un luogo sano e sicuro e passare attraverso la partecipazione attiva di bambini e ragazzi alla gestione della sicurezza e della salute.

Con l’approccio sistemico la SSL viene quindi insegnata attraverso il fare, integrandone i principi in tutte le attività scolastiche e affidandone la gestione a bambini e ragazzi in prima persona.

Ai ragazzi viene richiesto di individuare e segnalare i pericoli, valutare i rischi e adottare soluzioni. Sviluppando questa metodologia a livelli diversi gli studenti possono impegnarsi non solo nella cura delle strutture e delle attrezzature, ma occuparsi anche delle procedure, della gestione, e incidere nella stessa cultura dell’istituto di istruzione.

Insegnare in questo modo la salute e sicurezza agli alunni vuol dire aiutare bambini e ragazzi a sviluppare le loro conoscenze e la loro capacità di identificazione del pericolo e di controllo del rischio, sia a scuola che fuori, e allo stesso tempo vengono rafforzate le loro competenze per quanto riguarda la responsabilità e la partecipazione in generale.

Da sottolineare inoltre che questo tipo di approccio coinvolge tutto il personale scolastico e rende competenti e responsabili sia tutti i docenti che il personale ausiliario innescando dei circoli virtuosi di comunicazione e collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti.

In ultimo la ricchezza di questo insegnamento può facilmente aprirsi a temi correlati e divenire strumento privilegiato per realizzare progetti di promozione della salute, prevenire il bullismo e la violenza a scuola, e affrontare tematiche attuali quali lo sviluppo sostenibile e le questioni ambientali.
fonte QUOTIDIANO SICUREZZA

http://www.quotidianosicurezza.it/formazione/progetti-formazione/insegnamento-sicurezza-lavoro-scuola.htm

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L’AQUILA: GIUDICE, SCOSSA 6 APRILE NON IMPREVEDIBILE


 La forte scossa che il 6 aprile 2009 ha distrutto la citta’ capoluogo “non era affatto imprevedibile” secondo quanto scrive il giudice del Tribunale de L’Aquila Giuseppe Grieco nelle motivazioni della sentenza per il crollo della Casa dello Studente depositate oggi. fonte ADN KRONOS


Leggeremo con attezione  le argomentazioni con le quali il  magistrato dott. Giuseppe Grieco  ha reso sostenibile la sua dichiarazione … Siamo molto curiosi : forse siamo di fronte ad una rivoluzione copernicana della scienza sismologica. In tal caso sarebbe opportuno proporre questo magistrato alla Presidenza della Commissione Grandi Rischi ….. editor


http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3850&Itemid=2


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17/05/13 – WALMART REFUSES TO JOIN WORKER SAFETY DEAL

Asda owner says deal signed by rivals is unnecessary and agrees to inspect factories it uses in country within six months


Walmart has confirmed it will not sign up to a legally binding agreement on worker safety and building regulations in Bangladesh supported by retailers including H&M, Zara, Primark, Tesco, Sainsbury’s, Marks and Spencer, Next, C&A and several others.

However, the US retail giant has created its own agreement, which it claims goes beyond the current accord that was drafted by labour groups and campaigners.

The company, which also owns the UK’s third biggest supermarket, Asda, said the deal signed by its rivals was “unnecessary to achieve fire and safety goals” and questioned the “governance and dispute-resolution mechanisms”.

Instead, Walmart has agreed its own deal to inspect all 279 factories it uses in Bangladesh within six months, and has promised to publish the findings immediately.

Bosses claim this goes beyond the UNI Global Union and IndustriALL deal, pointing out the agreement requires 65% of inspections instead of 100% inspections taking place and argue its own deal means results are published straight away rather than within 45 days.

segue su


http://www.guardian.co.uk/business/2013/may/15/walmart-opts-out-bangladesh-rana-plaza


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L’Union européenne est le nouveau “malade de l’Europe”
 

European Union support
 

Une majorité de citoyens européens perd foi en l’Union européenne à la suite de ses politiques d’austérité drastiques et le soutien des Français vis-à-vis de l’UE décline à une vitesse dramatique.
 

C’est la conclusion d’une nouvelle enquête du Pew Research Centre, un think tank américain qui réalise des enquêtes sur les opinions publiques aux États-Unis et dans le monde.



http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3848&Itemid=2

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NOTA PER I LETTORI E UTENTI DELLA NEWSLETTER

La newsletter continuerà e per ora non faremo alcuna sostituzione della stessa con lo spazio twitter. Molti lettori ci hanno pregato di continuare con l’invio della newsletter perchè dai computer dei loro posti di lavoro non possono accedere alle piattaforme dei social network. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno scritto per correggere una nostra decisione che non teneva conto delle barrriere d’accesso presenti negli uffici e nei reparti di lavoro.

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