Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Newsletter Clash City Workers 14 marzo – 20 marzo 2016

Postato il 21 Marzo 2016 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

dasCosa si muove

[Pisa] Enrico Formisano, ucciso dal lavoro (nero)

Lavorava a nero, senza copertura assicurativa e senza alcuna tutela, Enrico Formisano, l’operaio campano di 37 anni, morto giovedì pomeriggio travolto dalle scenografie di “Medea”, spettacolo teatrale. Purtroppo questo decesso non è un “incidente isolato”, prima di lui, ricordiamo – sempre nel circoscritto mondo dello spettacolo – Francesco Pinna (per il palco di Jovanotti) Matteo Armellini (per il palco della Pausini),Khaled Farouk Abdel Hamid (per il palco dei Kiss). A Roma, infatti, è nato il Collettivo Autorganizzato Operai dello Spettacolo proprio per rivendicare migliori condizioni di vita e di lavoro.

[Roma] Con i lavoratori della coop Eta-Beta senza stipendio da mesi!

Ripubblichiamo il comunicato dell’Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici dell’accoglienza in solidarietà alla lotta dei lavoratori della cooperativa Eta-Beta, che non percepiscono lo stipendio da 5 mesi! Ovviamente per la coop è colpa del Comune, che non la starebbe pagando, mentre per il Comune è colpa della cooperativa. Ecco i frutti delle esternalizzazioni dei servizi e della giungla di appalti in cui possono insinuarsi gli appetiti rapaci di tanti padroncini. Un rimpallo di responsabilità che va a tutto discapito dei lavoratori!

[I lavoratori salveranno Roma] Manifestazione Roma non si vende!

Il 19 marzo alle 16 a Roma si manifesta contro le privatizzazioni di tutti i servizi di interesse collettivo, contro la vendita del patrimonio pubblico e per il rispetto di tutti i lavoratori e le lavoratrici che mandano avanti questa città. Il 19 Marzo si scende in piazza per opporsi ad una crisi cittadina sempre più ai limiti dell’esasperazione tra disservizi, corruzione e diseguaglianze sociali. Una situazione che alla luce degli ultimi piani del Governo e del Commissario Straordinario di Roma è destinata soltanto a peggiorare. Oggi si tratta del Documento Unico di Programmazione (o DUP), due anni fa si trattava del “Salva Roma”, il concetto è che il Comune di Roma rischia costantemente il default a causa di un debito pubblico che, a prescindere dalla casacca di chi abbia amministrato la città e nonostante i costanti tagli lineari alla spesa pubblica, ha continuato ad accumularsi.

Interviste e inchieste

Sciopero generale del sindacalismo di base. Il nemico è il padrone.

Venerdì 18 Marzo, sciopero generale. Da nord a sud sono state migliaia le persone che hanno aderito allo sciopero proclamato da diverse sigle dei sindacati di base e che hanno ancora una volta voluto far sentire la propria voce. Dal corteo di Bologna, con annesse occupazioni dell’interporto e dell’Holiday inn, ai blocchi realizzati ai cancelli di diverse realtà lavorative a Roma; dalle assemblee sui posti di lavoro di Genova e Brescia ai presidi in varie città; dalle azioni contro il consolato turco, colpevole della feroce repressione contro i kurdi, fino ad arrivare alle due manifestazioni di Napoli e Milano, l’intera penisola è stata costellata dalle urla e dalla rabbia dei lavoratori scesi in piazza! Soprattutto a Napoli, abbiamo raccolto le voci dei lavoratori in piazza.

Rassegna stampa

[Bergamo] Lunedì 21 sciopero Italcementi: i vertici si rifiutano di sedersi al tavolo

Lunedì 21 Marzo, a partire dalle ore 14:00, è stato indetto un presidio da parte dei lavoratori di Italcementi della sede centrale e di Calusco in via Madonna della neve. L’azienda si è rifiutata di incontrare l’RSU ma i lavoratori non mollano e per Lunedì sono indette 4 ore di sciopero. La situazione attuale dei lavoratori di Italcementi si sta delineando in un quadro di incertezze ed è destinata a risolversi con un nulla di fatto: la trattativa di Dicembre ha visto assegnati 20 mesi di cassa integrazione a 430 lavoratori (su un totale di 1080 sul territorio nazionale di cui 680 nella provincia bergamasca) ed è forte la sensazione di un epilogo altrettanto indegno riservato ai lavoratori della cementeria di Calusco, forzata ad uno stop di cinque settimane rivolto a 30 operai addetti alle linee di cottura (su un totale di 150).

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