November 4, 2024
Il Cobas Scuola si schiera a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della città del teatro di Cascina, sostenendo la mobilitazione che dura ormai da diverse settimane in risposta ad una ristrutturazione aziendale basata esclusivamente sui licenziamenti (attualmente tre di cui uno già notificato).
La situazione di sbilancio (oltre 600 mila euro), creatasi in anni di malamministrazione, invece di condurre direzione e cda ad una riflessione critica e ad un confronto con i suoi dipendenti sulla ricerca di una soluzione, ha portato direttamente al taglio del personale.
Siamo solidali con i dipendenti della fondazione (molti dei quali non strutturati ma sul cui operato si basa di stagione in stagione l’intera attività teatrale) che si sono visti negare a più riprese richieste di trattativa e discussione, oltre a subire il dileggiamento del sindaco che li avrebbe definiti ‘lavoratori privilegiati’ visto che “nessuno di loro guadagna 800 euro” (come se percepire uno stipendio di 800 euro per un lavoro di 40 ore settimanali fosse da ritenersi accettabile).
Se il dialogo non è possibile perchè la dirigenza non è interessata si rende necessaria un’azione che ribalti i rapporti di forza e crei un’alternativa alla gestione del teatro.
E’ per questo che contro la precarizzazione e la sempre maggior ricattabilità, avallate dalle nuove norme sul lavoro, appoggiamo la lotta dei dipendenti del teatro che, a dispetto delle intimidazioni subite da parte della dirigenza, con determinazione e sacrificio stanno difendendo la loro dignità di lavoratori.
Unifichiamo le ragioni dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati, ripartendo il lavoro, che sia dentro a un teatro o nella scuola, e cancellando tutte le norme di precarizzazione che esasperano la crisi invece di ridurla.
Cobas Scuola Pisa
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