October 8, 2024
Probabilmente la newsletter “Sicurezza sul lavoro: know your rights!” non esisterà più e per tale motivo postiamo due e-mail sullo scoramento dell’Ing. Marco Spezia
E-mail 1
Sinceramente mi sono rotto i coglioni di diffondere Newsletters e Lettere dal Fronte sulla salute e sicurezza sul lavoro, che personalmente mi portano via una marea di tempo, ma che evidentemente interessano a pochi.
Mi rendo conto che ormai la cultura e l’approfondimento (che chiedono tempo e impegno), non solo su tali tematiche, ma in generale, interessano purtroppo a pochi.
Preferisco quindi continuare con la mia opera di supporto pratico e di consulenza gratuita a chi, evidentemente interessato a tali problemi, mi chiede un aiuto.
Chi ha bisogno e chi ci crede sa dove trovarmi.
Marco Spezia
E-mail 2
Innanzitutto scusatemi per il ritardo della mia risposta.
Sinceramente mi sono voluto prendere qualche giorno per rispondere e per ripensare meglio la mia decisione.
Ringrazio veramente di cuore tutti quanti mi hanno scritto (telefonato, mandato messaggi) per portarmi solidarietà e per invitarmi a continuare nel mio lavoro (cercherò di rispondere a tutti personalmente).
Ho sempre avuto nel cuore e nella testa il concetto che occorre lottare, giorno dopo giorno, per combattere contro le ingiustizie che le classi dominanti creano a loro vantaggio.
Credevo che la mia personale battaglia si esaurisse nel fare “consulenza” a coloro che ne avessero bisogno e che i miei documenti diffusi in rete servissero solo a ricordare il dramma delle morti sul lavoro e delle malattie professionali, ma nulla di più.
Vedo invece, dalle risposte al mio messaggio, che i documenti che diffondo in rete sono un pratico strumento utile per la battaglia contro tale carneficina.
Mi rendo conto cioè, dalle risposte che ho ricevuto, che molti (anche se sempre troppo pochi purtroppo) utilizzano il mio lavoro per un supporto “tecnico” a una reale battaglia politica (nel senso più nobile del termine) per fare si che il lavoro dignitoso e sicuro sancito dalla Costituzione e dalle leggi sia garantito.
Evidentemente a questo punto, come al solito, non mi posso tirare indietro.
Non rinnego niente di quanto scritto: sono veramente scoglionato che la cultura sulla sicurezza sul lavoro (e non solo) si riduca ormai a qualche veloce post o twit, senza nessun approfondimento reale. Sono scoglionato di una società senza cultura, senso critico, capacità di analisi, massificata e lobotomizzata.
Trovo tutto questo assolutamente deprimente, essendo di quella generazione che pensava di “fare la rivoluzione” soprattutto con cultura e consapevolezza (fatta a forza di leggere, studiare, approfondire).
Ma, nonostante tutto continuo, soprattutto per quei pochi di cui sopra, ma anche per tutti gli altri, sperando che imparino qualcosa, a fare la mia battaglia di diffusione di informazioni sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Magari con modalità e scadenze diverse.
Da solo non posso fare niente.
Grazie al vostro lavoro possiamo fare tanto.
Per me, come al solito, la lotta continua!!!
Marco Spezia
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