Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Lettera del Cobas Pubblico Impiego al Sindaco e alla Giunta di Casciana Terme Lari e all’Autorità Nazionale Anticorruzione

Postato il 2 Luglio 2014 | in Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

Al Sindaco e alla Giunta Comunale del Comune di Casciana Terme Lari
All’ Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle A. P.
e p.c. Ai Capigruppo Consiliari Comune di Casciana Terme Lari ( tramite u.o. Segreteria )

Oggetto: avviso incarico responsabile affari generali- t.d. part time 18 ore- art. 110 c. 1 TUEL – comunicazioni e segnalazioni

I Cobas hanno assunto posizioni non ideologiche ma di aperta critica all’ Unione Valdera e ai processi di fusione tra comuni.

Il nostro intento era, e resta, quello di “squarciare il velo” che nasconde la natura di processi che anticipano quella “controriforma” renziana della pubblica amministrazione, il cui intendimento è quello di privatizzare e appaltare all’ esterno funzioni, servizi e lavoratori comunali.

Abbiamo aperto un duro confronto sostenendo dall’ esterno un conflitto contro il modello Unione e la sua concezione di accentramento del potere politico gestionale, senza risparmiare critiche a certe concezioni autoritarie che stavano, e stanno, alla base dei processi di fusione.

Non è casuale infatti che tali iniziative abbiano di fatto coinciso con forti spinte alla privatizzazione dei servizi e alla mercificazione del lavoro (vedi Progetto Prometeo dell’ ex comune di Lari ) o con la creazione di modelli di gestione dei servizi che aumentano le strutture dirigenziali di vertice e i relativi costi, ma non redistribuiscono salario per effetto di una visione personalistico padronale che caratterizza sempre più il modo di governare dei sindaci (anche nei due nuovi comuni istituiti sul territorio).

Su questi temi, già prima della campagna elettorale, avevamo annunciato mobilitazione e conflitto al fine di coinvolgere e saldare in un fronte comune coloro che dall’ interno degli Enti sono interessati a fare “chiarezza e trasparenza” su questi temi senza subire i processi di privatizzazione.

Ecco perché prendiamo spunto dalla pubblicazione sul sito del Comune di Casciana Terme Lari di un avviso rivolto al conferimento di un incarico di Responsabile del Servizio Affari Generali a tempo determinato parziale ( 18 ore settimanali) ai sensi dell’ art. 110 comma 1 del Testo unico degli Enti Locali.

Lo facciamo ponendo al legale rappresentante di tale comune alcune precise richieste e contestazioni in merito, richieste di intervento che estendiamo a tutti coloro che ricoprono funzioni istituzionali rendendo pubblica la nostra posizione come del resto dovrebbero fare tutte le forze sindacali, sociali e politiche.

Infatti a seguito dell’ avviso emesso si porta a sintesi un sistema di amministrare che di fatto ha caratterizzato e influenzato fin dall’ inizio l’ intera vicenda Progetto Prometeo, compreso i lati inspiegabili e oscuri di certi procedimenti che hanno visto il costante coinvolgimento dell’Ufficio Affari Generali del Comune. Rivolgiamo perciò alcune domande pubbliche al Sindaco Terreni:

  1. Quali sono i motivi per proseguire nella perversa logica di assumere a tempo determinato per poco più di un anno, una figura di Cat. D 1 dall’ esterno, ai sensi dell’ art. 110 comma 1 del TUEL ( scelta fiduciale del SINDACO ), anziché procedere attraverso una pubblica selezione concorsuale? La scelta del Sindaco avverrà con requisiti diversi da quelli che utilizzerebbe una Commissione concorsuale senza politici per valutare i candidati in base a criteri oggettivi regolamentati per titoli ed esami?
  2. Perchè nell’ avviso si prevede quale titolo richiesto solo la laurea in Economia e Commercio e si escludono le lauree magistrali o specialistiche in scienze dell’economia o scienze economico- aziendali peraltro titoli idonei a conseguire l’ abilitazione professionale di dottore commercialista? E qual’ è la ragione per la quale, in temini di imparzialità e buon andamento della P.A., si richiede il possesso del requisito di tale abilitazione che per il tipo di incarico non trova riscontro in Comuni di analoghe dimensioni e caratteristiche?
  3. Vi era necessità di continuare ad assumere a termine aumentando di fatto la precarietà quando esistono le condizioni per assumere a tempo indeterminato? Non sarà che il vero fine di quanto sopra sia la protervia del Sindaco di scegliersi i collaboratori, perché in prospettiva acquisiscono i requisiti per essere assunti in dispregio ai principio di imparzialità della P. A.?
  4. Che necessità vi era di assumere dall’ esterno la figura di responsabile del servizio affari generali quando già alle dipendenze dell’ Ente ci sono diverse figure di categoria D, in possesso dei requisiti tecnico professionali e delle competenze per svolgere tale funzione ? E perché poi, questa volta, l’avviso prevede un rapporto di lavoro part time a 18 ore settimanali? Quali sono le motivazioni e le ragioni per cui solo nel caso del Servizio Affari generali il Responsabile è part time a differenza degli altri Servizi del Comune?
  5. Non sarà per caso che tutta l’ operazione sia stata messa in piedi perché il soggetto scelto dal Sindaco ( o riconfermato?) svolge/svolgeva altra prestazione di lavoro per cui il ricorso al part time, che non ha alcuna giustificazione sotto il profilo organizzativo legato alle esigenze dell’ Ente, è solo rivolta a risolvere le incompatibilità funzionali di certi tipo di soggetti in considerazione dell’ esplicito divieto dei dipendenti pubblici, con rapporto di lavoro superiore al 50% dell’ orario di lavoro, di svolgere altra attività? E come mai se nel passato erano presenti incompatibilità di questo tipo in presenza di rapporti di lavoro a tempo pieno non sono state rilevate trattandosi di situazioni probabilmente conosciute e nel caso colpevolmente ignorate da parte di molti soggetti dell’ ex Comune di Lari che hanno ancora medesimi ruoli nel nuovo comune? Nel caso, fatte salve responsabilità di altro genere anche in capo al soggetto che ha violato tale obbligo, non esiste una corresponsabilità politica e una colpa “in vigilando” che merita di essere indagata?
  6. Per evitare disparità di trattamento, visto che nel caso del responsabile servizio affari generali si è scelto di procedere con avviso, perché analogamente tale procedura dell’ avviso non viene utilizzata anche internamente per individuare i responsabili dei servizi posizione organizzative consentendo a tutte le categorie D alle dipendenze del comune di partecipare sulla base di criteri prefissati aumentando trasparenza e limitando la discrezionalità sindacale? Perché si dimentica che le norme anticorruzione obbligano alla rotazione degli incarichi di responsabile ma anche alla motivazione delle scelte e di cui il responsabile della trasparenza dovrebbe farsi carico?

In attesa di risposte chiare e non formali, ci riserviamo di approfondire le eventuali anomalie in termini di conformità contrattuale alla luce degli atti assunti ad oggi non pubblici.

In ogni caso quanto sta accadendo conferma:

  • il fondamento di quanto avevamo denunciato il 22 Maggio scorso con il documento “Prometeo…è il principio della fine! Conflitti di interesse attorno a Prometeo?;
  • che anche a fronte di quanto sopra, anziché intervenire sulle cause, quel che si tenta di fare è nascondere quanto accaduto;
  • che gli atti della Giunta (delibere nn. 49,50,51 del 16/06/2014 che sono il presupposto dell’ avviso) ad oggi non sono resi pubblici perpetuando un sistema in atto anche nel nuovo comune con cui le deliberazioni degli organi vengono pubblicate all’ albo pretorio mesi dopo la loro assunzione ( come nel caso delle delibere del commissario) e dopo la loro attuazione.

Anche per questo si invia la presente all’ Autorità Nazionale per la lotta alla Corruzione.

Siamo certi che la nuova composizione istituzionale del Consiglio Comunale ha all’ interno tutte le condizioni per squarciare questa specie di “velo omertoso” che cela l’ intera vicenda, facendo tesoro di quanto emerso grazie al nostro impegno, e da quello che potrà essere confermato anche da qualche ex amministratore.

Il Cobas Pubblico Impiego ritiene che il richiamo alla legalità e trasparenza non possa avvenire solo formalmente ma partendo dalle decisioni dei vertici, per difendere i diritti dei lavoratori pubblici calpestati dalle ingerenze di certi amministratori, mettendo a disposizione esperienze e conoscenze, documentazione che potrà essere ulteriormente incrementata con l’acquisizione degli atti dell’ estinto comune di Lari partendo dal “ servizio affari generali per giungere alla Progetto Prometeo”.

Per noi questa è una vertenza aperta che va dalla difesa della natura pubblica dei servizi, alla tutela dei diritti, per contrastare la svendita ai privati di un servizio pubblico e i tagli ai salari e alle tutele. Al Sindaco ricordiamo che solo poche settimane or sono sia il segretario Comunale che l’amministratore Unico del Progetto Prometeo hanno rifiutato il confronto con i lavoratori davanti alla Direzione Provinciale del Lavoro, confronto che amministratori attenti ai diritti dei lavoratori non avrebbero dovuto evitare.

Pisa, 30 Giugno 2014

COBAS PUBBLICO IMPIEGO – PISA

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