Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

L’ambasciatore Rodriguez sulla Costituente venezuelana

Postato il 17 Maggio 2017 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

Pubblichiamo la traduzione dell’intervista effettuata dalla giornalista Luisa Colomine a Isaias Rodriguez, ambasciatore in Italia del Venezuela e costituzionalista impegnato nel nuovo processo costituente avviato dal Presidente Maduro.

“Signori, il popolo vuole il referendum. Signori, il popolo vuole la Costituente. Il popolo avrà il referendum e la Costituente. L’unico che può richiedere un referendum è proprio il popolo”

Per la seconda volta nell’era della democrazia partecipativa in Venezuela avviata da Hugo Chavez, il paese si prepara a un processo costituente.

Non sembra passato molto tempo dal 25 Aprile 1999, quando le venezuelane e i venezuelani decisero – tramite un referendum consultivo – che volevano la Costituente. La costruzione della Magna Carta è stato qualcosa di inedito per il nostro paese ed è ancora presa ad esempio nel mondo come modello di partecipazione.

Ora le condizioni sono diverse, il Venezuela affronta una guerra economica senza precedenti che – sommata all’attacco dei potenti monopoli mediatici – comporta una situazione di grande emergenza. Di fronte alla mancanza di dialogo e accordo tra le parti in causa, il presidente Nicolas Maduro ha preso la decisione di convocare una Costituente per modificare il sistema economico e raggiungere – secondo le sue parole – “una soluzione vera, democratica, libera e definitiva”.

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