Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La repressione non fermerà la lotta degli autoferrotranvieri

Postato il 7 Dicembre 2013 | in Italia, Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato | da

La repressione non fermerà la lotta degli autoferrotranvieri

Alle 15 di oggi, venerdi’ 6 dicembre, è stata diffusa una nota di agenzia che annuncia sei denunce a tranvieri della CTT nord ai quali contestano il reato di interruzione di pubblico servizio (art 340 del codice penale)

Altre denunce sarebbero sul punto di partire e non solo a Pisa, ma nelle altre città dove lo sciopero è a oltranza.

Questura e Magistratura non hanno perso tempo individuando negli autoferrotranvieri i capri espiatori, al resto penserà la Commissione di Garanzia con sanzioni pecuniarie invocate dalle Prefetture e da molti Sindaci.

Gli autoferrotranvieri sono in sciopero ad oltranza dopo mesi di trattative e mobilitazioni per difendere non solo il potere di acquisto delle loro buste paga (quasi 300 euro in meno dopo l’applicazione di un contratto aziendale contro il quale le stesse istituzioni locali non hanno mai preso posizione), ma anche il servizio pubblico falcidiato di tagli alle linee.

Contro la distruzione del servizio pubblico, la Procura non ha mai agito, eppure i tagli alle linee hanno creato un danno alla popolazione turbando la stessa regolarità del servizio pubblico. Due pesi e due misure inaccettabili, del resto la Procura non ha mai agito contro chi in questi anni ha distrutto i servizi pubblici a colpi di privatizzazioni e fusione.

La repressione è funzionale a cancellare diritti acquisiti distruggendo i salari e il potere di contrattazione. Oggi tocca agli autoferrotranvieri, domani a tutti gli altri lavoratori.

Solidarizziamo con la lotta dei tranvieri.

Mobilitiamoci contro la repressione

 Confederazione Cobas

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