December 13, 2024
Il decreto legge n. 90\2014 prevede alcune brutte novità per il personale delle autonomie locali e in generale per la Pubblica Amministrazione
E’ abrogata infatti la possibilità per le P.A. di trattenere in servizio i\le dipendenti che devono essere collocati in quiescenza, il che ci rallegrerebbe, se avessero nel frattempo rimosso i vincoli che limitano le nuove assunzioni e lo stesso patto di stabilità che riduce drasticamente la spesa di personale.
I trattenimenti in servizio attualmente in essere cesseranno entro il prossimo mese di ottobre, e sono revocati quelli itinere del 2014, mentre quelli concessi e non ancora efficaci sono revocati.
La conseguenza è quindi chiara: meno personale e aumento dei carichi di lavoro, pensioni da fame per chi andrà in pensione con pochi contributi.
Inoltre sono previste limitazioni a Regioni ed Enti locali soggetti al patto di stabilità che possono spendere per nuove assunzioni a tempo indeterminato:
– solo fino al 60% della spesa del personale cessato nell’anno precedente (in precedenza fino al 40%) per gli anni 2014 e 2015;
-fino allo 80% per gli anni 2016 e 2017 e il 100% dal 2018.
Ma fatti due conti avete idea dei posti di lavoro che si andranno a perdere, che si sommano alle migliaia già cancellati negli ultimi 6\7 anni ?
Le assunzioni saranno poche e con il contagocce, pur concesse a quelle pubbliche amministrazioni che non superano il tetto del 50% nel rapporto tra spesa del personale e spesa corrente.
La scure si abbatte sulle società partecipate che saranno interessate a nuovi processi di privatizzazione. A cio’ bisogna aggiungere le mobilità che al momento saranno fatte con assenso, ma in prospettiva saranno lo strumento coercitivo con cui imporre trasferimenti, per esuberi e eccedenze, costringedoci anche a spostamenti della sede lavorativa di 50 Km e ricollocazione in categoria inferiore.Stessa sorte tocca al personale delle società controllate.
Non ci facciamo troppe illusioni sulla volontarietà perchè le normative cambiano celermente e sempre in peggio per i lavoratori e le lavoratrici della Pa sulla pelle dei\lle quali il governo e la spending review intende fare cassa.
Vengono sospese le assunzioni a tempo indeterminato, a partire dalle Province e dalle Camere di commercio, che certamente subiranno tagli, accorpamenti, fusioni che di conseguenza cancelleranno servizi e posti di lavoro.
L’obiettivo del Governo Renzi è quello di distruggere buona parte della pubblica amministrazione, pochi uffici e solo funzionali alle politiche del governo sostenute da confindustria e dalla grande finanza.
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