December 2, 2024
La pausa caffè nell’arco di una giornata lavorativa non può ridursi ad una mera perdita di tempo ma serve a ricaricare le batterie e a recuperare energie per migliorare la stessa prestazione lavorativa. In molte situazioni del lavoro privato si sono soppresse le pause (con l’avallo dei sindacati Cgil Cisl Uil) e con la legge Brunetta i tagli riguardano da anni anche il pubblico, ovviamente nella campagna contro i fannulloni come sono stati vergognosamente ribattezzati gli impiegati.
Sulla utilità della pausa caffè interviene perfino la Cassazione con la sentenza 4509/2012 che precisa come la pausa caffè durante le ore di lavoro sia non solo consentita, ma utile perché aiuta a recuperare le energie e dunque a migliorare le prestazioni a lavoro.
Stiamo parlando di pochi minuti non di mezzore e gli stessi ricercatori della New York University parlano del giusto ‘stacco’ per far riposare i circuiti cerebrali, aiutandoli a riordinare e a conservare le informazioni appena stoccate.
Suona allora singolare che il Comune di Cascina decida che una pausa caffè debba essere timbrata e recuperata, come se andare al bagno fosse diventata non una necessità fisiologica ma un lusso che i Comuni oggi non si possono permettere.
Al ridicolo non c’è mai limite , forse gli Enti pubblici dovrebbero dedicare il loro tempo ad altro che a circolari in stile Brunetta, quel ministro che ha contribuito ad affossare la Pubblica amministrazione.
Cobas Pubblico Impiego
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