December 5, 2024
Il nostro primo pensiero va alla nostra collega a Claudia! Vorremmo che fosse qui insieme a noi a dimostrare che non c’è fragilità, non c’è esasperazione, ma solo rabbia nei confronti di chi, votando la delibera n. 46/2013 in consiglio comunale, ha aperto questo processo e ha fatto sì che “la bandiera”, che difendeva il lavoro e aumentava diritti e salari, fosse definitivamente ammainata!
Il nostro intervento è di totale contrarietà all’intera operazione Prometeo perché troviamo inaudito che dipendenti pubblici siano privatizzati seguendo l’esempio di paesi nei quali i processi di esternalizzazione hanno avuto solo ripercussioni negative sui servizi erogati alla cittadinanza (costi maggiori e minori servizi) lasciando alla fine i lavoratori e le lavoratrici senza tutele e con salari inferiori.
Nel corso degli ultimi mesi sulla intera vicenda è calato un silenzio inaudito sia all’interno del consiglio comunale che dei sindacati. Con anche una lentezza “sospetta o meglio senza una strategia precisa” da parte delle Organizzazioni sindacali convocate al tavolo trattante che si sono mosse tardivamente fino a sospendere lo stato di agitazione in Prefettura impedendo di fatto la convocazione dello sciopero. Non risolveva ma poteva avere un significato politico, più ampio se esteso ad altri comuni! Ma forse in certi casi era questo che si voleva evitare?
Quando il 2 Dicembre scorso il Comune di Lari ha scritto ai sindacati sono stati individuati 3 punti che palesavano comunque il dissenso della parte sindacale. Ossia l’assenza di qualsiasi incentivo per il passaggio a Prometeo , la richiesta di non modificare il contratto nazionale applicato con la remunerazione del maggior orario settimanale, e la clausola di reinserimento del personale in qualsiasi momento nei ruoli del Comune garantendo la possibilità di mobilità in altri,enti.
Noi condividiamo questi punti ma allo stesso tempo li troviamo insufficienti perché danno per scontato che i lavoratori condividano il passaggio obbligato a Prometeo, un passaggio che subiremo ma sul quale non vogliamo esprimere alcun assenso.le dichiarazioni del Sindaco Terreni non sono sufficienti a tranquillizzarci , anzi ci fanno arrabbiare ancora di più.
Ci fanno arrabbiare perché capiamo ancora una volta che il Comune di Lari vuole “abbandonarci”.
Sarà casualità, ma sentiamo dietro l’ operazione gli effetti di una gestione organizzativa dei servizi di manutenzione, o meglio del personale, da anni improntata in una visione “solo disciplinare”, tipica di una incapacità di confrontarsi realmente con i problemi che noi riscontriamo e rappresentiamo tutti i giorni.
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Poi quando scopriamo un bando di mobilità interna emesso dal Comune di Lari in data 2 Dicembre2013, inconseguenza e attuazione di una delibera della Giunta Comunale del 13/11/2013 n. 122 con cui è stato istituito un “nuovo posto profilo di assistente tecnico” abbiamo conferma della diversa volontà nei nostri confronti, per cui non “siamo più in otto”.
A proposito, volevamo capire le motivazioni, ma purtroppo la delibera 122/2013 della Giunta Comunale di Lari non è sul sito web istituzionale fra gli atti amministrativi on line pubblicati, però è stata attuata. Lascio a voi verificare, ma fatelo stasera stessa, e agite se lo ritenete vostro dovere!
Abbiamo capito che “cessione di ramo d’azienda” non vuol dire nel nostro caso un processo, seppur non condiviso, che riguarda il trasferimento di un intera unità funzionale. Per intenderci dal vertice all’ultimo, per categoria non per dignità, degli operai esecutori. Certe figure sono state escluse fin dall’ inizio altre di fatto dopo! A voi giudicare!
Abbiamo anche trovato in questi mesi molto sostegno e solidarietà intorno alla nostra situazione.
Soprattutto da parte di tante donne e uomini, che prima di tutto da semplici cittadini, e poi da soggetti impegnati in politica, nel sindacato, nel sociale ci sono stati vicini solo perché hanno capito bene cosa stava accadendo. Cosa era in gioco.
Non ci sentiamo oggetti e vogliamo reagire, vogliamo che ad altri non succeda questo!
A partire dai lavoratori del Comune di Casciana Terme che sono stati sempre al nostro fianco!
La vera fusione fra Lari e Casciana Terme fra noi c’è già stata! Sulle modalità di gestione dei servizi di manutenzione in futuro…giudicate voi!
I lavoratori dei servizi di manutenzione del Comune di Lari quindi esprimono netta contrarietà al processo di privatizzazione della “Progetto Prometeo srl”, non sussistendo alcun obbligo di legge.
Si spendono tanti soldi pubblici a discapito dei servizi e dei diritti dei lavoratori, ma noi siamo certi che si possa tornare indietro, almeno il Comune di Lari dovrebbe provarci.
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