Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Incidenti sul lavoro: rischi da uso di carrelli elevatori

Postato il 30 Giugno 2025 | in Sicurezza sul lavoro | da

Dalla newsletter on-line “Punto Sicuro” https://www.puntosicuro.it (a cui è possibile iscriversi online gratuitamente), riporto esempi di infortunio, descritti in specifiche schede della ATS Brianza.

Questo nell’ottica di analizzare gli infortuni da parte di RLS e lavoratori, per evitare che si ripetano.

Tra parentesi quadre e sottolineate le mie osservazioni al documento.

Marco Spezia 

INCIDENTI SUL LAVORO: RISCHI DA USO DI CARRELLI ELEVATORI

Come è successo?

Come si sarebbe potuto evitare?

TIPO DI INFORTUNIO

Caduta dall’alto di gravi/rovesciamento bancali con pannelli in legno

LAVORAZIONE

Comparto legno/movimentazione materiali

DESCRIZIONE INFORTUNIO

CONTESTO

In una azienda della seconda lavorazione del legno, in un periodo di grande lavoro con grandi quantità di materiali stoccati anche presso le macchine di produzione

DINAMICA INCIDENTE:

Il carrellista nel prelevare una pila di bancali di pannelli in legno truciolare con il carrello elevatore a forche, determinava, per un errore di inforcamento, il parziale rovesciamento dei pannelli (della massa di centinaia di kg) e di una un’altra pila di bancali stoccata posteriormente

CONTATTO

tra il pallet e i materiali rovesciati e il capo del lavoratore coinvolto

ESITO TRAUMA

– lesioni multiple, principalmente al volto ed agli occhi;

– giorni complessivi di infortunio: 593;

– postumi permanenti, 70 gradi percentuali INAIL di invalidità.

PERCHÉ È AVVENUTO L’INFORTUNIO?

Determinanti dell’evento:

  • manovra errata del carrellista che, nell’inforcare la pila dei bancali con i materiali da movimentare, va “lungo” con le forche e per errore tocca, solleva e inclina anche la pila di materiali posteriore facendone rovesciare parte del contenuto;
  • stoccaggio contiguo errato, in posizione posteriore adiacente di più pile di bancali della merce;
  • affollamento disordinato di merci con uniche possibilità di inforcamento dal lato corto del bancale.

MODULATORI DEL CONTATTO

  • materiali impropriamente stoccati in quantità e su pile in prossimità delle aree lavorative delle macchine di produzione con presenza di operatori (presso il luogo dell’infortunio), senza protezioni contro il rischio di investimento dei materiali;
  • criticità organizzative alla base dell’evento;
  • errata valutazione dei rischi dei luoghi di lavoro
  • capannone troppo piccolo, non adeguato ai volumi di merce lavorati e depositati.

COME PREVENIRE:

  • occorre avere magazzini ben dimensionati e sufficienti rispetto ai volumi lavorati e depositati ed ai relativi tempi di produzione [la causa va piuttosto ricercata nel mancato adeguamento del volume del capannone o nell’acquisto/affitto di uno nuovo];
  • fare una buona valutazione dei rischi dei luoghi di lavoro e della relativa viabilità delle merci e delle persone [valutazione tardiva, in quanto bastava seguire la legislazione di riferimento e la normativa e le linee guide relative];
  • istituire con i preposti un periodico controllo dello stato dei luoghi [ciò è già obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 81/08];
  • non stoccare, senza adeguate protezioni contro il possibile investimento accidentale, pile di merci in prossimità delle isole di lavoro [ciò è già obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 81/08];
  • non stoccare pile di bancali adiacenti posteriormente ed in modo tale da non consentire il prelievo e la movimentazione in sicurezza;
  • se possibile utilizzate idonee scaffalature a norma [ciò è già obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 81/08];
  • prestare attenzione durante le manovre con i carrelli elevatori e operare sempre con prudenza;
  • manovrare apparecchi di sollevamento solo se abilitati ed addestrati al loro uso [ciò è già obbligatorio ai sensi del D.lgs. 81/08];
  • impostare un programma aziendale che garantisca la formazione adeguata, rispettando i criteri dei vigenti accordi stato regioni [ciò è già obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 81/08];
  • effettuare un test sulla preparazione del personale con riferimento alle procedure di movimentazione e potenziare la formazione se necessario [ciò è già obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 81/08].

[Tra le misure di prevenzione e protezione manca la verifica della messa a norma e della corretta manutenzione dei carrelli elevatori, secondo normativa vigente: Direttiva Macchine 2006/42/CE e Titolo III, Capo I del D.lgs. 81/08].

 

Tratto dalla Mailing List Sicurezza sul Lavoro 

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