July 13, 2025
Esempi di infortuni professionali correlati alle attività nei lavori in quota su ponteggi.
Dalla newsletter on-line “Punto Sicuro” https://www.puntosicuro.it, riporto esempi di infortunio, descritti in specifiche schede del sistema INFOR.MO dell’INAIL
Questo nell’ottica di analizzare gli infortuni, per evitare che si ripetano.
Marco Spezia
PONTEGGI E LAVORI IN QUOTA: GLI INFORTUNI
Un lavoratore è posizionato sul secondo impalcato di un ponteggio metallico fisso (con i piedi a circa 360 – 400 cm dal suolo) allestito per i lavori di posa di pannelli in cartongesso sulla parete esterna dell’edificio in fase di costruzione.
Durante il fissaggio (mediante viti autofilettanti) della guaina “barriera vapore” sulla parete, cade a terra dal ponteggio, riportando un mortale politrauma dei distretti cranico, cervicale e toracico.
I FATTORI CAUSALI
Il ponteggio metallico fisso non era adeguato.
Il lavoratore si sporgeva dal parapetto del ponteggio metallico “fisso”.
Le conseguenze di un ponteggio montato male, che sta effettuando una manutenzione straordinaria di una tettoia con copertura in coppi e orditura in legname, è rinvenuto a terra, da un vicino del committente dei lavori, a pochi metri di distanza dal cantiere.
Gli accertamenti hanno permesso di appurare “che l’opera provvisionale allestita (ponteggio a telai prefabbricati) non rispondeva alla regola dell’arte per mancanza di parapetto, sottoponte di sicurezza e scaletta interna di accesso in quota; il fronte dei lavori con rischio di caduta dall’alto a partire da 3 m non era interamente protetto da opere provvisionali”.
I fattori causali rilevati:
– ponteggio non correttamente montato;
– assenza di cinture di sicurezza.
Il secondo caso riguarda un infortunio avvenuto in assenza di opere provvisionali adeguate durante opere di ristrutturazione di una porzione di copertura di un fabbricato a destinazione agricola.
L’infortunio è avvenuto senza testimoni e “i fatti sono stati ricostruiti dalle deposizioni dei colleghi che hanno rinvenuto l’infortunato in stato di incoscienza sulla strada”.
Dalla ricostruzione emerge che i colleghi di lavoro si erano allontanati dalla zona operativa per approvvigionarsi di materiale “lasciando sul posto il solo infortunato che stava collaborando con loro. Quest’ultimo sarebbe salito di sua iniziativa e senza apparente motivo sul tetto della cascina cadendo da un’altezza di circa 5.5 m fratturandosi la parete toracica destra e decedendo”.
Dal sopralluogo eseguito è emerso che era presente un’impalcatura per un’altezza di circa 4 metri e il parapetto del ponteggio, “all’ultimo tratto presentava un solo corrente posto a circa 1 metro, mentre lateralmente non era stato realizzato”.
Dalle indagini si è potuto verosimilmente escludere che l’infortunato si trovasse sul ponteggio predisposto, ma era salito sul tetto, a causa del ponteggio non idoneo ad effettuare il lavoro, in assenza di dispositivi anticaduta.
I FATTORI CAUSALI
– ponteggio incompleto;
– l’infortunato saliva sul tetto a causa del ponteggio non idoneo ad effettuare il lavoro;
– assenza protezione anticaduta.
Gli aspetti da considerare prima di montare un ponteggio rimandano alla lettura di precedenti mie mail, che riportano indicazioni per la prevenzione delle cadute dall’alto e degli infortuni in relazione alle varie tipologie di opere provvisionali.
MISURE GENERALI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Si riportano a seguire solo alcune delle principali misure di prevenzione e protezione per evitare infortuni durante il montaggio, l’utilizzo e lo smontaggio di ponteggi.
Occorre tener conto della tipologia di intervento e struttura interessata:
– costruzione di edifici;
– manutenzione di edifici;
– puntellamento di strutture pericolanti;
– montaggio di cartelloni pubblicitari;
– cantieristica navale;
– ecc.
Un secondo aspetto di cui tener conto è il rapporto altezza della struttura/altezza del ponteggio.
Ad esempio è necessario:
– verificare la necessità di raddoppiare i montanti del ponteggio e fino a che altezza deve essere fatto il raddoppio;
– verificare la tipologia di ancoraggi da utilizzare.
Bisogna chiaramente tener conto anche dell’ubicazione geografica della struttura.
Infatti, l’intensità del vento cambia in funzione dell’area in cui si opera (centri abitati pianeggianti e intensamente edificati, zone pianeggianti con pochi ostacoli quali muri di recinzione, alberi, edifici isolati, zone direttamente esposte ai venti marini). In funzione di tale aspetto è importante verificare la necessita di raddoppiare gli elementi che costituiscono il ponteggio e verificare il numero di ancoraggi necessari.
In caso di presenza di solai in cemento armato occorre richiedere le verifiche ai carichi del ponteggio o il puntellamento del solaio, idonea superficie di ripartizione dei carichi e valutare la possibilità di realizzare strutture reticolari.
In caso di eccessiva pendenza della superficie di appoggio occorre verificare se sono state adottate misure atte ad impedire lo scivolamento (elementi in legno opportunamente sagomati, cunei, ancoraggi a terra, ecc.
In caso di superficie costituita da terreno (di riporto, compatto, ecc.) è necessario verificare la presenza di idonea superficie di ripartizione per evitare cedimenti del terreno.
È necessario fare riferimento alle tipologie di ancoraggi utilizzabili in modo da contrastare le azioni orizzontali parallele e verticali alla facciata servita.
Pertanto, occorre è necessario verificare la concreta fattibilità dell’impiego di un determinato ancoraggio piuttosto che un altro.
In ogni caso, si deve garantire per quanto possibile, compatibilmente con la struttura interessata e con la tipologia di intervento, l’ergonomia delle lavorazioni.
Riporto in allegato i seguenti documenti che analizzano in dettaglio i rischi nell’utilizzo dei ponteggi metallici e le misure di prevenzione e protezione relative:
– “Aspetti pratici nella realizzazione dei ponteggi metallici. Problemi e soluzioni”, a cura dell’ingegner Luca Veglianti (Vicepresidente Commissione Manutenzioni Edilizie), intervento al seminario “Il ponteggio metallico nei cantieri del febbraio 2015;
– “La pratica sul corretto impiego del ponteggio metallico fisso normativa e applicazioni” documento del Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione degli infortuni di Roma e Provincia del novembre 2011.
Gli allegati:
Aspetti pratici realizzazione ponteggi
Pratica corretto impiego ponteggi
Tratto dalla Mailing List Sicurezza sul Lavoro
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