November 13, 2024
I licenziati della Misericordia scrivono una lettera aperta alla città
E’ trascorso quasi un anno dal nostro licenziamento e nessuno si ricorda piu’ di noi.
L’annunciato (dall’assessore Serfogli sulla stampa) conto corrente non è mai stato attivato e non si è visto un euro, palese il disimpegno del gruppo Greco per una nostra ricollocazione nonostante gli annunci di volere assorbire le attività della Misericordia , completamente assenti Arcivescovado e Misericordia Toscana.
L’Arcivescovo si ricorda di noi solo per chiedere ai legali di non ipotecare i beni della Confraternita , assente il mondo cattolico per cui carità cristiana e solidarietà sono solo business.
Leggiamo in questi giorni della ricollocazione degli ex dipendenti di camp darby con il diretto impegno delle autorità locali e dei sindacati cgil cisl uil.
Perchè questo impegno non lo ritroviamo per decine di altre situazioni di crisi sul territorio, la nostra inclusa? Perchè regione Toscana , azienda ospedaliera e asl hanno accettato il ricatto delle associazioni di volontariato che non vogliono nelle convenzioni del trasporto sociale e sanitario clausole sociale a salvaguardia dei posti di lavoro? Solo con queste clausole avremmo salvato dei posti di lavoro.
La Misericordia ha perfino licenziato le donne delle pulizie salvo poi oggi rivolgersi a ditte esterne per lo stesso lavoro. Dov’è la ratio e soprattutto dove la giustizia?
Su di noi sono state spese pagine di giornali e tante promesse, a quasi un anno dal licenziamento il 90% dei licenziati è ancora senza un impiego.
I licenziati e le licenziate della Misericordia
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