November 4, 2024
Sul sito di la Repubblica, lunedì 1 dicembre, era possibile vedere un video che metteva di fronte “grattacieli di lusso ed occupazioni abusive” di case a Milano. Dopo un giorno il video è sparito e ora lo si può vedere, a fatica, solo su Youtube. Perché?
Il servizio video metteva in contrapposizione, nella stesa città, il grattacielo inventato da Stefano Boeri che si è aggiudicato, proprio in queste settimane, un premio internazionale tra grattacieli innovativi a livello architettonico. Questo in sostanza ha alberi ed arbusti non in orizzontale ma in verticale, da qui il suo nome. Come dice Boeri nel filmato, due alberi ed arbusti vari per ogni abitante degli appartamenti. Edilizia di lusso, estremo. Gli stessi locali costano migliaia di euro a metro quadro, si parte da circa 15mila per i piani più bassi, poi a salire.
Mentre le case occupate abusivamente costano solo povertà e disperazione. Non entriamo nel merito delle problematiche degli abusivi a Milano, dato che complicatissima appare la questione. Ma si tratta di poveri e di disperati in senso generico, ampio.
Mentre per chi abita nel bosco verticale, stessa città, stesso tempo storico, ora, stessa amministrazione comunale, di sinistra targata SEL o equipollente. Lo stesso Boeri è stato per qualche tempo assessore della giunta Pisapia.
Bene è scattata la censura totale – come dicevo è difficile vederlo persino su youtube – dopo la figura barbina – usiamo eufemismi – che l’intervistata del bosco ha dato al giornalista. Si può sentire e vedere la sua contentezza di vivere in città dove lei vede, finalmente, un nido d’uccello. Pare perciò che in provincia, dove ha abitato sino ad ora i volatili non si siano mai spinti. La sua contentezza aumenta quando racconta che vede le luci dei grattacieli lì vicino di diverso colore, secondo che sia giorno o notte. Luci di diverso colore. Mostra anche foto dal cellulare al ragazzo che pota gli alberi del bosco verticale, imbragato sul vuoto, come un acrobata, dal ventiseiesimo piano sino a terra. Contenta che ci sia chi cura gli alberi, dato che lei non ha, dichiara il pollice verde. E ancora più felice perché il suo cane si è ben abituato alla città e siccome a Milano, pare, sue parole, che la delinquenza dilaghi, tira un sospiro di sollievo dato che ha un servizio di portierato 24 ore al giorno e vi sono guardie giurate che girano per l’area del grattacielo. Boeri appare in un passaggio biascicando qualcosa e poco si capisce ma tutti sono così felici.
Molto si capisce invece da parte dell’intervistata abusiva, che ha rimesso in piedi, ha reso abitabile, un’estensione di quaranta metri quadri circa. Problemi reali che si misurano con altri problemi reali. Una vita che fa fatica a proseguire tra topi e scarafaggi, buchi nei muri, umidità e guerra tra poveri. Un appartamento che nessuno poteva abitare e che ora è umanamente abitabile.
Tanto squilibrio fra una visione della vita borghese con la comodità dei soldi e l’indifferenza per gli altri, per l’altro, visto solo come un problema, risolvibile con un servizio di portierato 24 ore al giorno. E l’incomprensione per un livello di vita minimamente sociale, dove i problemi generali vengono bellamente ignorati.
L’appartamento signorile è definito dalla stessa abitante essenziale – naturalmente con mobili di lusso, dato lo standard generale – che esprime totale incoscienza sociale. Mente dall’altra parte c’è la lotta giornaliera per un minimo di decenza di vita.
Troppo forte la contraddizione e troppo assente lo stato, i poteri locali, i politici, anche di sinistra, che governano Milano. Un video che fa riflettere sulla desertificazione delle coscienze di troppe persone. Ricchi e poveri sono sempre esistiti, ma quello che accende lo schifo culturale è l’ignoranza delle disparità sociali.
Troppo lontani questi due mondi. Ed è evidente da che parte tende la politica, in questo caso, abitativa, in quella che un tempo era definita la capitale morale d’Italia. Quindi meglio fare sparire il video. Del resto il potere dei soldi arriva, subito, anche a questo.
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