Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

È questo il modo di difendere la sanità pubblica?

Postato il 20 Aprile 2020 | in Italia, Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato | da

È QUESTO IL MODO DI DIFENDERE LA SANITA’ PUBBLICA?

Il PD vota contro per aumentare il Fondo per il personale sanitario, le Destre si astengono, i Sindacati Concertativi (CGIL-CISL-UIL) reggono la coda!

Mentre la retorica si spreca verso chi continua a lavorare in prima linea (Eroi? Angeli?), si cominciano a scoprire le carte della politica e di tutti coloro che costituiscono il sistema di potere del centrosinistra, imperniato sul Partito Democratico, in Toscana.

Ad una proposta di emendamenti presentati da consiglieri regionali dell’opposizione di sinistra, su sollecitazione e indicazione di sigle sindacali e RSU/RLS di base, il PD ha votato contro (e le Destre di sono astenute, come anche le incoerenti opposizioni di sinistra) dichiarando tali emendamenti “inammissibili” e quindi impedendo il prolungamento, delle indennità integrative a favore lavoratori e lavoratrici del comparto sanitario fino a settembre, e di aumentare il fondo stesso da 31,5 a 302,0 milioni di euro, la proposta della Regione era quella di elargire tale indennità solo dal 17 marzo al 30 aprile, ed escludendo inoltre da tali retribuzioni chi si è ammalato. Di fatto la retribuzione di queste indennità, vista la lentezza degli iter deliberativi verrà percepita dai lavoratori, non prima di maggio o addirittura ben oltre.

Lo stesso PD, che da anni si è allontanato dalle realtà sociali e dagli effettivi bisogni dei cittadini e dei lavoratori, oggi boccia una richiesta di quelle istituzioni che vivono costantemente a contatto con i lavoratori perché sono parte di essi … Vergogna!

Non capiamo inoltre perché la Regione Toscana ha investito risorse preziose per riattivare reparti del Santa Chiara, anziché potenziare corsie e reparti di Cisanello, ma soprattutto rafforzare la medicina di prevenzione territoriale, vero e proprio presidio per monitorare e intervenire tempestivamente a bloccare la diffusione del contagio. Un intervento utile e socialmente motivato potrebbe essere quella di ripristinare i piccoli ospedali che oggi son chiusi sui territori e che andrebbero riaperti per farne reparti di contenimento Covid e, passata l’eccezionalità, essere convertiti in RSA territoriali, visto che a oggi sulle esigenze dei territori non c’è mai stata risposta.

La Regione, nonostante la propaganda di Rossi, in realtà continua a gestire in maniera opaca i servizi che dipendono dalla Regione, tra cui le mense universitarie del Diritto allo Studio, gli addetti ai rifiuti urbani, le RSA e RSD, che sono stati abbandonati in tutta la prima fase dell’epidemia, e sono stati costretti a lavorare senza DPI e senza alcun protocollo medico appropriato a fronteggiare un’emergenza virale praticamente a mani nude!!

E solo adesso in Toscana, dopo che si lamentano migliaia di contagiati, e purtroppo di morti, fra lavoratori e cittadini il Presidente Rossi parla della fase 2 “che dovrà mettere al primo posto la salute dei lavoratori e della popolazione” enfatizzando ancora di più la sconfitta totale del sistema di salute pubblica regionale.

Infine, stigmatizziamo l’avallo dato dalle OO.SS. concertative CGIL-CISL-UIL, sempre più impegnate in loschi giochi di palazzo che non hanno sostenuto questa proposta e firmato l’accordo che affossa questa iniziativa.

Anche per queste sigle, evidentemente, troppe parole in difesa della Sanità Pubblica, ma ben pochi fatti!

Confederazione COBAS Pisa

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