November 9, 2024
La liquidazione del sistema della grande impresa
Per molti decenni dopo la fine della seconda guerra mondiale la Fiat, l’Olivetti, la Pirelli, hanno costituito, nel bene e nel male, la punta avanzata del grande capitalismo italiano, sia a livello produttivo, che tecnologico, organizzativo, finanziario, che anche, infine, a quello in senso generale di tipo culturale. Vale la pena ricordare come tali gruppi, in particolare Fiat e Pirelli, siano anche state al cuore delle grande lotte operaie della fine degli anni sessanta e di quelle del decennio successivo.
Ma dobbiamo ormai constatare come la Olivetti abbia cessato da molto tempo di esistere, la Fiat sia sostanzialmente scappata verso altri lidi e forse sarà prima o poi assorbita dalla General Motors, mentre la Pirelli, dopo vicende molto tormentate durate diversi decenni, sia appena stata venduta ai cinesi.
Le storie ricordate appaiono essere il simbolo più evidente della ormai sostanziale liquidazione del sistema della grande impresa italiana. Oltre alle aziende che hanno chiuso i battenti, non appare necessario fare per i nostri lettori l’elenco, ampiamente noto, delle società cedute al capitale estero negli ultimi anni, elenco che appare molto lungo ed aperto ancora certamente a nuovi brillanti capitoli; non sarà certo il nostro amabile governo a porre degli ostacoli al fenomeno.
In tale fallimento epocale è difficile dire se le colpe maggiori stiano a livello del sistema imprenditoriale nazionale, di quello finanziario o di quello politico.
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