November 4, 2024
Il teorema della “mela marcia” – Questo teorema andrebbe letteralmente capovolto, in quanto la rarità è trovare una mela sana nel canestro del marciume. Appare ormai chiaro a tutti che non siamo difronte a singoli “mariuoli”, ma spesso e volentieri difronte a veri e propri sistemi, traversali alle forze politiche, in associazione con malavita organizzata (mafia, camorra, ‘ndrangheta e quant’altro), con funzionari pubblici, sindacati e imprenditori.
Questione morale 1 – Nel collocare questo marciume nella categoria dell’etica si prende un grande abbaglio, che porta ad occultare la vera natura del fenomeno che principalmente è politico, sociale e di potere. Questi apparati criminosi, oltre che ad appropriarsi della ricchezza pubblica (soldi dei lavoratori e dei pensionati)e a “drogare” il mercato del lavoro, controllano masse di voti, in grado di alterare il voto amministrativo e, come risulta dalle indagini a Roma, l’esito delle primarie del PD. In sostanza, costoro con prebende, favori e minacce, concorrono a creare il potere costituito. Una logica riflessione dovrebbe portare a capire che se non si stronca questo malaffare, ormai radicato e capillare, la questione del voto di preferenza rischia di non essere libertà di scelta dei candidati, ma diventa il trampolino di lancio di collusi e corrotti in politica. Non a caso, abbiamo un lungo elenco di personaggi che sono stati stravotati in proporzione a quanto erano corrotti.
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