November 9, 2024
Interveniamo in merito all’ acquisizione di INDESIT da parte di WHIRLPOOL, ma innanzitutto alcune brevi note sulla multinazionale INDESIT:
INDESIT COMPANY è il secondo produttore di elettrodomestici in Europa e il quinto nel mondo, commercializza marchi come HOTPOINT, INDESIT, ARISTON, SCHOLTE’S e altri minori, ha oltre 17.000 dipendenti e 16 stabilimenti tra ITALIA, POLONIA, REGNO UNITO, RUSSIA e TURCHIA e 24 sedi commerciali in tutto il mondo.
Il fatturato nel 2011 è stato di 2,8 miliardi di Euro.
In Italia INDESIT COMPANY è presente con 6 siti produttivi, 3 nelle Marche 2 in Campania e 1 in Piemonte.
INDESIT NON POSSIEDE FABBRICHE DI CONGELATORI ma li fa produrre in Cina da industriali cinesi e commercializza circa 50/60 mila congelatori in tutto il mondo.
L’ 11 Luglio la famiglia MERLONI vende il pacchetto di controllo della INDESIT COMPANY al gruppo WHIRLPOOL.
Da questa acquisizione WHIRLPOOL si afferma come primo produttore al mondo di elettrodomestici.
Come è chiaro a tutti questo affare miliardario dalle proporzioni mondiali, non può e non potrà non avere ripercussioni sull’ occupazione perché se da un lato WHIRLPOOL si rafforza e primeggia nel mondo, dall’ altro con l’ acquisizione di INDESIT la WHIRLPOOL si troverà a gestire stabilimenti che hanno dei gemelli in WHIRLPOOL in un contesto di un mercato maturo come quello degli elettrodomestici che vede entrambi i due colossi con gravi problemi di esuberi.
Si è sentito in questi giorni da parte di esponenti Sindacali Confederali della INDESIT COMPANY (quelli della Whirlpool sono stranamente silenziosi) una legittima preoccupazione per il futuro dei Lavoratori INDESIT e molti interventi lamentano la vendita dell’ “Italiana” INDESIT agli “stranieri” della WHIRLPOOL lasciando intendere che, con un capitale Italiano, ci sarebbe stato più riguardo per i Lavoratori Italiani .
Questo modo di leggere le cose a nostro avviso sposta il problema e non aiuta a capire.
A parte il fatto che i capitalisti Italiani sono come gli altri nel mondo e non esitano a licenziare per mantenere alti i loro profitti, noi COBAS sappiamo bene che il capitale e cioè il danaro non conosce bandiere e neppure frontiere e questa crisi ci ha confermato che il danaro va e viene dagli stati Nazionali a seconda delle convenienze delle multinazionali e degli speculatori finanziari.
Quello che manca in Italia non è il capitale ma il LAVORO e la competitività e questo accade da molti anni a causa della totale assenza di politiche industriali da parte dei governi che si sono succeduti da oltre 20 anni, compreso quello attuale del Sig. Matteo RENZI.
Per noi se un’ impresa paga le tasse in Italia, si attiene al rispetto delle leggi, investe e crea lavoro non ha alcuna importanza se sia ITALIANA o AMERICANA, quello che conta è che il LAVORO e la DIGNITA’ delle persone venga rispettata.
Purtroppo il grande assente in Italia è la Politica, quella buona, quella che immagina e costruisce il futuro del proprio paese senza timori reverenziali nei confronti dei capitalisti o di stati stranieri o di una fantomatica “EUROPA” che rimane quella delle banche e dei banchieri e non dei popoli.
In assenza di concrete ed immediate iniziative del governo per affrontare alla radice il problema dell’ occupazione e della disoccupazione dilagante, assisteremo presto anche nel nuovo gruppo WHIRLPOOL-INDESIT ad una GUERRA TRA POVERI che vedrà anche i Sindacati Confederali contrapporsi tra loro duramente e in alcuni casi anche all’ interno delle stesse Organizzazioni Sindacali.
Se ciò avvenisse sarebbe un disastro per tutti.
Quello che occorre fare per noi COBAS è rafforzare ed allargare e non a chiacchiere, l’ UNITA’ SINDACALE a tutti i Sindacati Confederali e di Base e in un contesto di pari dignità trovare assieme una piattaforma comune di rivendicazioni sociali e salariali da presentare al governo e LOTTARE senza sosta fino alla vittoria.
E’ stupidamente criminale pensare che risolveranno tutto i mercati, gli effetti di questa scellerata politica li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, oppure sperare negli “uomini della provvidenza”.
E’ altresì DEMENZIALE continuare in questa guerra di contrapposizione tra Sindacati nell’ illusione di poter sopraffare il “nemico” e venire a patti con gli industriali ; Quando un’ esercito seppur potente e numeroso si presenta diviso HA GIA’ PERSO IN PARTENZA.
I Sindacati Confederali DEVONO ABBANDONARE la disastrosa Politica della concertazione ad ogni costo e provare a lottare SERIAMENTE una buona volta!
Dove c’ è conflitto c’ è progresso e nascondersi non servirà a nulla.
Solo in questo modo le multinazionali potranno essere una risorsa e non una minaccia per l’ Italia.
Noi COBAS WHILRPOOL SIENA siamo una forza di tutto rispetto all’ interno del nostro stabilimento e questo grazie a voi care colleghe e colleghi, ma siamo anche consapevoli che all’ interno del gruppo WHIRLPOOL-INDESIT il Sindacalismo di Base è attualmente poco rappresentato, tuttavia ci impegneremo con tutte le nostre forze e RELAZIONI SOCIALI per fare in modo che si possa invertire la politica dei Sindacati Confederali che troppo spesso dividono i Lavoratori anziché unirli.
Siena 29.07.2014
IL COLLETTIVO COBAS WHIRLPOOL SIENA
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