Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Christian Marazzi e il petrolio fatale

Postato il 12 Febbraio 2015 | in Italia, Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

maxresdefaultIntervista. L’economista svizzero Christian Marazzi spiega lo scenario esplosivo che la crisi è andata delineando. Dall’Arabia Saudita, unico potente sul mercato, al terrorismo che pesca affiliati nella disperazione delle periferie del mondo

In un semi­na­rio su crisi e com­po­si­zione di classe orga­niz­zato al Can­tiere di Milano lo scorso novem­bre dai pro­getti Effi­mera e Com­mo­n­ware, Chri­stian Marazzi aveva ipo­tiz­zato l’intensificarsi di uno sce­na­rio di guerra dif­fusa, legato innan­zi­tutto all’esplosione della bolla del petro­lio e alla rivolta dell’Opec con­tro i nuovi pro­dut­tori. I fatti di Parigi, pur con le loro forti spe­ci­fi­cità, pos­sono forse essere inse­riti in que­sto qua­dro.
La nuova inter­vi­sta con Marazzi comin­cia dalla ricon­fi­gu­ra­zione di una geo­po­li­tica impe­riale su cui spi­rano forti i venti di guerra. «Per ragio­nare su que­sto sce­na­rio di guerra dif­fusa ho preso spunto dal dimez­za­mento del prezzo del petro­lio, con­se­guenza di una pre­cisa scelta, in par­ti­co­lare dell’Arabia Sau­dita — spiega l’economista sviz­zero -. Viene for­zato il prezzo non dimi­nuendo la pro­du­zione, met­tendo in dif­fi­coltà paesi come Iran, Nige­ria e Vene­zuela che hanno biso­gno di un prezzo supe­riore ai 100–120 dol­lari al barile. La deci­sione dell’Arabia Sau­dita, e quindi dell’Opec, ha effetti desta­bi­liz­zanti per tutta la pro­du­zione del petro­lio e del gas attra­verso la tec­nica della fratturazione».

Leggi tutta l’intervista al seguente indirizzo:

http://www.cornicerossa.com/christian-marazzi-e-il-petrolio-fatale/

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