Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Apriamo un corridoio umanitario. Abbattiamo il muro dell’indifferenza

Postato il 21 Aprile 2015 | in Italia, Lavoro Pubblico, Mondo, Scenari Politico-Sociali, Sindacato | da

migrantiOgni anno muoiono nel canale di Sicilia migliaia di migranti nell’indifferenza generale. I morti sono oggetto di speculazione politica di chi seminando paura presenta i migranti non come vittime delle politiche europee in materia di immigrazione , di guerre alimentate dal commercio di armi anche dell’Italia; bensì come “nemico” da respingere.

 Mare Nostrum è una parentesi che dobbiamo considerare per quello che è stata nel bene e nel male, un intervento umanitario fin troppo connesso all’aspetto militare, un incrocio tra logiche militari umanitarie, che rientra nel sistema di controllo dei confini esterni dell’Europa.

Ma l’intervento umanitario è stato rimosso e sovrastato dalle funzioni di controllo di polizia,  la  missione Triton, facendo passare l’idea che i migranti arrivano in Italia per  rubare il lavoro che non c’è introducendo terroristi sul territorio italiano.  I luoghi comuni della Lega sono diventati ormai le posizioni politiche dominanti insieme alla retorica del pd le cui politiche in fatto di migrazione sono le stesse della Ue

Si dimentica ormai che quanti fuggono dalla guerra e dalle persecuzioni non rappresentano un pericolo sociale, le guerre sono state alimentate dagli interessi imperialistici degli usa e della Ue, dalla vendita di armi che vede anche il nostro paese tra i protagonisti assoluti

Un canale umanitario è doveroso per non ridurre la politica dell’accoglienza a fatto meramente militare o di gendarmeria.

Bisogna rimettere in discussione le politiche della Ue in materia di diritto asilo ed immigrazione senza permettere a populismi xenofobi di speculare sui 1000 e passa morti  (da Gennaio ad oggi) affogati nel mediterraneo. Qui l’Europa colpevolmente tace, mentre è sempre presente/pressante sulle politiche economiche che hanno carattere inappellabile oltre che distruttivo dello stato sociale dei singoli paesi (vedi Grecia, Italia, Portogallo, Irlanda…)

Ma esiste anche un altro aspetto rilevante da non dimenticare, quello del business creato sui migranti da  Governi e cooperative “bianche ” e “rosse” attraverso il sistema di appalti al ribasso con salari da fame per gli operatori

Chi ha alimentato le guerre civili in Libia e in Africa oggi dimentica che le conseguenze di queste politiche sono le migliaia di migranti in fuga dalle guerre, dalla fame, dalle razzie e stragi invisibili ai media occidentali.

L’Ue è la causa della miseria del popolo greco e della fuga di migranti, non sono i disperati sui barconi i nostri nemici

Cobas Pubblico Impiego Pisa

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